"Un buon programma fedeltà fa sì che le persone si sentano considerate e ritengo giusto premiare i clienti che acquistano o spendono di più, in una misura che rifletta il loro livello di fidelizzazione."
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Ascolta il finale della seconda stagione di Powering Travel con la partecipazione di un'ospite speciale, la scrittrice freelance ed esperta di fidelizzazione Katherine Fan.
Nell'episodio di questa settimana il conduttore Brandon Ehrhardt approfondisce insieme a Katherine il tema dei programmi fedeltà. Vedremo quali sono gli elementi fondamentali di un buon programma fedeltà, come il viaggiatore medio può massimizzare i punti e quali sono i vantaggi dei programmi globali come One Key™ di Expedia Group.
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[00:09:30] Katherine Fan Beh, generalmente suggerisco di considerare i programmi fedeltà come si considerano le carte di credito o la gestione delle finanze personali. Prima di guardare cosa fanno gli altri, è importante capire il proprio stile di vita, la propria situazione familiare. Ad esempio, una persona single che vive in una grande città avrà abitudini di viaggio molto diverse rispetto a una giovane coppia con figli che vive in periferia. Probabilmente per la famiglia con figli bisogna impostare la strategia in base al calendario scolastico e i bambini hanno un'età tale per cui Disney World è ancora la destinazione più bella che si possa immaginare. Quindi, in questo caso, la famiglia opterà per scelte che offrano più vantaggi in vista di quel viaggio annuale a Disney World, mentre la persona single che viaggia molto, sia per piacere che per motivi di lavoro, preferirà concentrarsi su una determinata compagnia aerea o catena alberghiera, così da rafforzare la fidelizzazione e usufruire dei vantaggi legati al proprio stato. Quindi la famiglia che va a Disney World potrebbe apprezzare la colazione gratuita e una bella piscina per quando non va al parco tematico. Allo stesso tempo, sappiamo che un viaggio a Disney World è molto più costoso di quanto molti di noi si potrebbero aspettare. Ed è qui che entrano in gioco i vantaggi sotto forma di denaro. Se spendo 5.000 dollari tutti in una volta per la vacanza di famiglia, sicuramente mi piacerebbe ricevere in cambio una ricompensa, perché so che non prenoterò mai 10 o 15 voli come il viaggiatore single che vive in città. Però probabilmente sto spendendo la stessa cifra, o addirittura di più se si considerano tutte le spese di viaggio.
[00:11:13] Brandon Ehrhardt E poter accumulare vantaggi fedeltà dove non li hai mai accumulati e poi utilizzarli dove non li hai mai utilizzati è una vera svolta per i viaggiatori. Con One Key, Vrbo avrà un programma fedeltà per la prima volta in assoluto. Quindi sarà possibile accumulare vantaggi fedeltà soggiornando in qualsiasi casa vacanza. Di fatto, acquistando un soggiorno in una casa vacanza si potranno guadagnare dei punti da utilizzare per prenotare un volo, un'auto a noleggio o magari un hotel, in occasione di un viaggio successivo. Cosa significa questo per i viaggiatori e per il settore degli affitti a breve termine in generale?
[00:11:46] Katherine Fan Beh, credo che sia proprio questo il bello del programma fedeltà di Vrbo. Non so se hai mai avuto a che fare con persone che sanno tutto sulle carte di credito. Scrivo molto sulle carte di credito e sui loro vantaggi. Quando sono al ristorante in compagnia, spesso queste persone si precipitano alla cassa per pagare il conto e poi si fanno rimborsare con Venmo. Il vantaggio sta nel fatto che chi usa la carta di credito guadagna tutti i punti della cena. Il programma di Vrbo funziona in modo analogo, perché permette alle persone che stanno prenotando una casa vacanza sul lago o magari un bel complesso di appartamenti a Orlando, vicino a Disney World... Mettiamo il caso che tu stia andando a Disney World con i nonni e i cugini. Se alle altre persone della famiglia non interessa accumulare punti, puoi pagare tu i 4000 dollari per le quattro notti nel complesso di appartamenti e intascarti tutti i punti. E poi i parenti ti rimborsano la loro quota. Ma avrai un bel credito da usare per un altro viaggio.
[00:12:46] Brandon Ehrhardt Mi hai scoperto, è esattamente quello che faccio io. Molte delle persone che seguono questo podcast lavorano nel settore dei viaggi e una cosa che succede spessissimo a questi professionisti è che le loro famiglie li considerano come agenti di viaggio. Non importa che ruolo hai, potresti lavorare nel marketing, nell'ufficio finanziario, qualunque cosa. Se lavori per una società di viaggi, allora sei un agente di viaggio. E, come viaggiatore, faccio esattamente quello che hai appena raccontato. Quindi quando la mia famiglia decide di fare un viaggio, in genere lo prenoto io. Oppure, se vado in vacanza con gli amici, sono sempre io a organizzare e prenotare. E sono io a guadagnare tutti i punti. Quindi, per tornare al tuo discorso, per chi si occupa di organizzare i viaggi, che sia per una piccola-media impresa o per un gruppo di familiari e amici, questa è l'occasione perfetta per sfruttare il programma One Key perché la valuta fedeltà accumulata si può usare in tanti modi diversi. Oltre alle strategie per guadagnare punti, vorrei chiederti: qual è la tua strategia per utilizzarli?
[00:13:41] Katherine Fan Beh, nella maggior parte dei casi, la mia strategia consiste nel guadagnare punti alla migliore tariffa possibile. E poi ne voglio usare il meno possibile o nel modo più semplice o conveniente possibile. Alcuni hotel, per esempio, offrono tariffe diverse a seconda del Paese. Quindi, che tu vada in una struttura di lusso o in un posto come la Thailandia, dove il costo della vita è molto inferiore, potresti pernottare in un Ritz-Carlton o in un posto simile per un numero di punti relativamente basso perché, anche se è una struttura di altissimo livello, una notte costa solo 400 dollari rispetto ai 2000 dollari che pagheresti in città come New York o Monaco. Io uso i punti allo stesso modo. Cerco di concludere l'affare più conveniente in termini di budget o di punti in quella determinata situazione. E poi mi piace accumulare punti quando ci sono degli incentivi speciali. Ad esempio, se posso ottenere il 20% in più prenotando in un determinato lasso di tempo e viaggiando in una determinata finestra di date, allora lo faccio. Per esempio, qualche settimana fa Southwest ha offerto uno sconto del 40% sui voli nell'ambito di una promozione per il suo anniversario. Ne ho approfittato per prenotare quasi tutti i voli per l'estate, l'autunno e l'inverno, dato che comunque posso sempre modificarli e cancellarli. Se lo avessi fatto in seguito, non avrei potuto approfittare della stessa tariffa. Quindi la flessibilità è un fattore che tengo sempre in considerazione e poi cerco di ottenere il massimo sotto ogni punto di vista.
[00:15:08] Brandon Ehrhardt Ottima strategia quella di prenotare tutti i voli in un colpo solo sfruttando una promozione. Hai sollevato una questione interessante sui programmi a punti perché, analizzando il settore, abbiamo notato due cose. La prima è che i punti hanno una scadenza. Generalmente, se non continui ad accumulare punti tramite un determinato programma fedeltà, quelli già maturati non sono più utilizzabili oppure perdono di valore. La seconda cosa che abbiamo osservato è che molto spesso, soprattutto nel settore aereo e alberghiero, ci sono queste tabelle che ti dicono quanti punti devi utilizzare. Quindi le compagnie aeree hanno iniziato a optare per modalità di utilizzo dei punti più dinamiche. Anche gli hotel si sono mossi in questa direzione ma, al tempo stesso, abbiamo continuato a osservare una svalutazione dei punti. Faccio un esempio. Un grande vettore statunitense. In passato con 60.000 punti avresti potuto avere un biglietto di sola andata in business class. Ora servirebbero 400.000 punti per avere la stessa cosa, perché vengono valutati diversamente o in modo dinamico. Che consiglio daresti alle persone che vogliono ottimizzare l'uso dei punti, senza ritrovarsi a usarli subito prima della scadenza o a tenerseli ben stretti per poi vederli dimezzati di valore?
[00:16:24] Katherine Fan Credo di sapere a quale compagnia aerea ti riferisci, anche se in realtà me ne vengono in mente due. Beh, per molte persone, questo è un aspetto a cui prestare attenzione. Potremmo paragonare i punti fedeltà a uno snack o a un dolcetto. Quando lo ricevi, non puoi tenerlo lì per sempre. Anche se avrai sempre qualcosa in mano, non avrà lo stesso valore o le stesse caratteristiche che aveva prima. E lo stesso vale per il denaro. Sono anni che parliamo di inflazione ed è importante sottolineare che non ha senso lasciare inutilizzate le risorse che hai accumulato, un po' come quando nascondi i soldi sotto il materasso. Quindi, che si tratti di punti, caramelle o soldi, bisogna investirli in modo sensato. Capisco perfettamente di cosa parli, Brandon. Ecco come funziona la svalutazione, quando le società iniziano a realizzare: "Caspita, i costi sono saliti del 20%. Dobbiamo distribuire questi aumenti." E questo lo vediamo non solo nei voli che paghi ma anche nell'utilizzo dei punti. E un aspetto particolarmente delicato è che, a differenza dei dollari, ogni volta che guadagni dei punti, sono nella valuta di quella particolare azienda. E, soprattutto durante la pandemia, i programmi fedeltà di molte delle principali compagnie aeree valevano più delle società stesse, compresi i loro aeromobili da milioni di dollari. Quindi è da folli pensare al valore di un programma fedeltà, ma è qui che possono rimetterci le persone, e in particolare i viaggiatori occasionali, perché ti viene da pensare: "Oh, l'anno scorso ho accumulato 60.000 punti, è un vero affare, potrò farmi una bella vacanza con la mia famiglia". Ma la stessa villa che l'anno scorso avresti potuto accaparrarti con 60.000 punti ora ne vale 80.000. Quindi bisogna tenere a mente questa cosa e portarsi avanti, ad esempio prenotando in anticipo quell'appartamento per l'estate successiva. E se c'è un cambio di programma, al limite paghi una penale nominale per la cancellazione. Anzi, molto probabilmente non dovrai nemmeno pagarla. Però pianificare in anticipo è davvero fondamentale. Sul fronte delle compagnie aeree, molte delle persone che prenotano sfruttando i vantaggi dei programmi fedeltà lo fanno nel preciso istante in cui vengono pubblicati i calendari, quindi fino a 330 giorni prima. In alternativa, prenotano molto a ridosso. Se non ti piace lasciare le cose al caso, una buona idea è prenotare il viaggio in anticipo, pianificare i tuoi impegni in base a quel viaggio, trovare le date migliori per approfittare delle offerte e poi organizzare tutto il resto.
[00:18:53] Brandon Ehrhardt Fantastico. E mi sento di dare un altro consiglio sull'argomento. È l'altra faccia della medaglia. In passato ho lavorato per una compagnia aerea dove mi occupavo di gestione del fatturato e sono assolutamente d'accordo sul fatto che ci sono persone che, ad esempio, prenotano un viaggio alle Hawaii non appena le compagnie aprono la finestra di prenotazione. In questo modo sperano di risparmiare usando i vantaggi fedeltà. Inoltre, ho scoperto che, se hai un minimo di flessibilità, uno o due giorni prima della partenza puoi trovare delle promozioni davvero imperdibili, specialmente nella business class dei voli internazionali, perché quei posti rischiano di rimanere vuoti e vogliono liberarsi di quei punti. Quindi, questa è un'altra opportunità.
[00:19:21] Katherine Fan Ottima osservazione e penso che... consiglio sempre di tenere dei punti anche per le emergenze. Questa è una storia un po' strappalacrime ma quando è mancata mia nonna a 98 anni, per mio padre è stata la prima grande perdita della sua vita. Mancava poco al giorno del Ringraziamento e io non avevo particolari impegni. Il volo per Taiwan costava 3000 dollari. Solo andata. Ecco, quella è stata la prima volta che ho utilizzato i punti. Credo di averne avuti a malapena a sufficienza, ma sono riuscita a trovare il biglietto per tornare a Taiwan in meno di 36 ore da quando ho appreso la notizia. Non avevo mai fatto niente del genere prima. Sono volata da mio padre. Mi sono presentata sulla porta di casa e ho fatto una sorpresa. Era la prima volta che lo facevo e non dimenticherò mai quanto era felice di vedermi e ha detto "Non ci credo, sei qui!". Ecco cosa si può fare con i punti. Se avessi dovuto prelevare quei 3000 dollari dai miei risparmi in quel momento della vita, sarebbe stato un bel problema per le mie finanze. Ma per fortuna avevo sentito parlare della flessibilità dei punti e quindi ecco un esempio di cosa si può fare con un po' di punti extra in tasca. È divertente andare in vacanza con la famiglia o gli amici, ma è ancora più bello poter andare a trovare le persone che ami decidendolo all'ultimo momento e senza intaccare la tua stabilità finanziaria.
[00:20:46] Brandon Ehrhardt Quindi si può fare davvero moltissimo. Che tu sia acquistando un viaggio o usando dei punti per un viaggio, le relazioni e le emozioni che proviamo quando viaggiamo sono incredibili. Che storia emozionante ci ha raccontato Katherine. Mi fa piacere che ce ne abbia voluto parlare. È chiaramente una grande professionista e, in tutta onestà, credo che abbiamo molto da imparare dalla sua esperienza, sia come viaggiatori che come addetti ai lavori. Prima di passare alla prossima parte dell'intervista, come promesso, vorrei spiegare cos'è One Key. I dettagli sono disponibili sul nostro sito web, di cui trovi il link nella descrizione dell'episodio. Nel frattempo, ecco quali sono secondo me alcuni punti di forza del programma. Per noi era importante poter offrire un programma flessibile e facile da usare, in modo che i viaggiatori potessero capire con facilità come usare la nostra valuta fedeltà, ovvero OneKeyCash. Infatti, non c'è bisogno di calcolare l'importo in dollari dei punti accumulati. Grazie alla valuta fedeltà, OneKeyCash per l'appunto, gli iscritti possono capire al volo il valore dell'importo accumulato e utilizzare OneKeyCash poco dopo la conclusione di un viaggio. Questo programma fedeltà unico per Expedia, Hotels.com e Vrbo migliora la visibilità dei nostri partner, permettendo loro di raggiungere clienti già coinvolti e fidelizzati. Ciò si traduce in un aumento dei viaggiatori che spendono di più e prenotano con maggiore frequenza. Come facciamo a sapere queste cose sui nostri iscritti? Beh, sono i dati a dircelo. Questi iscritti prevedono di viaggiare molto di più negli anni a venire rispetto ai non iscritti. Ecco un dato interessante. In base a un sondaggio rivolto ai consumatori qualche mese fa, il 95% degli iscritti ha in previsione viaggi di piacere nei prossimi 12 mesi, mentre tra i non iscritti la percentuale è del 67%. Se sei un nostro partner e sfrutti le promozioni per attirare l'attenzione degli iscritti al programma fedeltà, ad esempio le offerte per soli iscritti o il programma VIP Access, tali offerte verranno trasferite automaticamente su One Key e ai suoi iscritti, senza nessun intervento da parte tua. Se invece non sei ancora nostro partner, è il momento di approfittare di questo programma. Al momento One Key è disponibile negli Stati Uniti, ma nel 2024 verrà lanciato in altri mercati. I nostri attuali programmi fedeltà continueranno a essere disponibili nei mercati in cui non c'è ancora One Key. Per maggiori informazioni su One Key, vai su www.expedia.com/Onekey. Trovi il link direttamente nella descrizione dell'episodio. Bene, torniamo alla mia chiacchierata con Katherine e ascoltiamo quali sono secondo lei gli elementi chiave di un buon programma fedeltà. I punti, uno degli elementi dei programma fedeltà. Poi gli sconti e i vantaggi, come gli upgrade e la colazione gratuita. Sono molto in voga tra i viaggiatori. Come dovrebbe essere un buon programma fedeltà? Quali sono gli elementi fondamentali?
[00:23:24] Katherine Fan Un buon programma fedeltà fa sì che le persone si sentano considerate e ritengo giusto premiare i clienti che acquistano o che spendono di più, in una misura che rifletta il loro livello di fidelizzazione. Perché, come hai detto, al giorno d'oggi abbiamo un'infinità di opzioni. Cosa porta una persona a scegliere una determinata azienda o un determinato programma? Credo che la comodità sia un fattore chiave. Un buon programma fedeltà consente di capire con facilità quali vantaggi si accumulano, come si ottengono e per cosa li puoi utilizzare. Dovrebbe esserci spazio per un po' di gentilezza e comprensione, considerando come sono andate le cose nel settore dei viaggi. Dovrebbe esserci spazio per un po' di gentilezza e comprensione, considerando come sono andate le cose nel settore dei viaggi. I ritardi nei voli possono capitare... Quindi credo che in questo momento i programmi migliori siano quelli che hanno un'ottima assistenza e una componente umana. Se ti viene data la possibilità di utilizzare i vantaggi fedeltà che stai guadagnando, è molto più probabile che torni per continuare ad accumularne.
[00:24:37] Brandon Ehrhardt Sì, sono perfettamente d'accordo. Ricordo quando ho configurato per la prima volta gli account di alcuni programmi fedeltà, tutti con una compagnia aerea. Sarà stato il 2009 e mi ero iscritto a compagnie aeree che non esistono più, come la Northwest. Mi iscrivo e penso "Eccomi qua, sono pronto!". E poi ti rendi conto che non ricevi un bel niente. La cosa interessante del nostro approccio, in particolare del programma One Key, è che nel momento in cui ti iscrivi ottieni subito un vantaggio, ossia le tariffe per soli iscritti. Quindi si comincia con uno sconto del 10% e poi, man mano che aumentano le prenotazioni e la spesa con Expedia, puoi arrivare a uno sconto del 20% su alcuni hotel selezionati. È davvero straordinario. Secondo te, questa potrebbe diventare una tendenza tra i fornitori di servizi di viaggio? Credi che inizieranno a offrire più sconti oppure i prezzi elevati dell'ultimo anno e mezzo o due hanno consolidato questa strategia di alzare i prezzi e offrire solo punti?
[00:25:33] Katherine Fan Bisogna chiarire una cosa sulla questione. Qualche mese fa c'era il panico perché il prezzo delle uova era alle stelle ma, le ultime volte che ho fatto la spesa, mi è sembrato che fosse tornato nella norma. Quindi credo che, specialmente nel settore dei viaggi, ci sia un andamento fluttuante. Sono molte le aziende che stanno ancora cercando di riprendersi dalla pandemia. E so che non sono i consumatori a doverle salvare. Tuttavia credo che, se riprenderemo a uscire e torneremo alle vecchie abitudini che ci fanno stare bene e sentire realizzati, anche i fornitori si dimostreranno molto più flessibili. Credo che inizieremo a vedere più aziende disposte a offrire camere a prezzi scontati o ad abbassare i costi dei biglietti aerei solo per migliorare in termini di efficienza. Per fare un esempio, ogni aereo genera una determinata impronta di carbonio mentre è in volo. Per ridurre al minimo le emissioni di gas serra, una soluzione potrebbe essere viaggiare a piena capacità. Tutti amiamo viaggiare senza avere gente intorno ma, se vendiamo i voli ragionando in un'ottica di efficienza, contribuiamo alla salvaguardia dell'ambiente perché gli aerei che decollano sono meno ma più efficienti. E lo stesso vale per gli hotel. I costi operativi ci sono comunque. Gli addetti alle pulizie lavorano comunque. Quindi più camere vengono occupate, meglio è. E, per far davvero felici i consumatori, bisogna sempre offrire un'esperienza piacevole, anche quando si è al completo. Non mi interessa se l'hotel è al completo. Mi basta non dover aspettare cinque minuti per prendere l'ascensore o sentire il mio vicino di camera che russa per tutta la notte. Per quanto riguarda i voli, sarai d'accordo con me che i viaggiatori con una certa flessibilità sono quelli che ottengono le offerte migliori. Quindi, il più delle volte, i voli infrasettimanali sono quelli più convenienti. Una cosa che ho notato la scorsa settimana è che alcune famiglie scelgono dei momenti insoliti per ritrovarsi. Ad esempio, si danno appuntamento la settimana dopo le feste e così si accaparrano le offerte migliori. Le feste sono finite, quindi non risentono dello stress natalizio e possono trascorrere dei giorni davvero piacevoli insieme. In più, se sono a caccia di sconti, quale momento migliore per comprare i regali, dato che ci sono i saldi?
[00:27:44] Brandon Ehrhardt È proprio vero. Una cosa che ho notato negli ultimi due anni è che i viaggiatori sono sempre più ferrati sull'argomento. Leggono articoli come quelli che scrivi tu. Trovano da soli le loro strategie per viaggiare a prezzi vantaggiosi. Quali sono i trend che riscontri tra i viaggiatori e come credi che cambierà nel tempo il loro modo di ottimizzare l'uso dei vantaggi fedeltà?
[00:28:03] Katherine Fan Credo che il viaggiatore medio, ora più che mai, si stia rendendo conto che ci sono innumerevoli stratagemmi per sfruttare i programmi fedeltà. Ci sono migliaia di persone che cercano di approfondire l'argomento, il che credo sia positivo per tutti. La speranza è che questo generi più opportunità per tutti noi. Le persone potranno ottenere il massimo quando capiranno a fondo anche solo uno o due programmi, invece di cercare di sfruttarli tutti insieme. Un po' come quando impariamo qualcosa, no? Se riesci a fare una cosa e a capirla davvero, ciò influenzerà il modo in cui vedi tutte le altre cose. Credo che il miglior programma fedeltà sia quello che viene effettivamente utilizzato. Come dicevi prima riguardo a Northwest, anche io avevo un account. Non ho idea di quanti punti avessi. Credo neanche uno. Proprio così. Probabilmente sono spariti prima che la società venisse acquisita. Qualsiasi programma utilizzato con costanza porterà a qualcosa. Mio fratello ha una ragazza e i genitori di questa ragazza, quando è nata, l'hanno iscritta a un programma fedeltà. Quindi lei ha viaggiato con la stessa compagnia aerea per quasi tutta la vita, andando avanti e indietro tra Taiwan e gli Stati Uniti, praticamente come me. Solo che ora ha molti più viaggi rispetto a me e probabilmente è anche più vicina a quel milione di miglia tanto agognato. Come dicevo, se si segue con costanza un programma, sicuramente darà dei frutti. Anche quando c'è stata l'acquisizione di Northwest, se risultavi iscritto o avevi dei punti, passava tutto a Delta. Quindi il programma aveva comunque un'utilità. Anche solo capire come monitorare ciò che hai accumulato e sapere quando scade o come utilizzarlo può rivelarsi davvero utile in caso di necessità.
[00:29:52] Brandon Ehrhardt Sì. E, tornando a ciò che dicevi prima, credo che la flessibilità sia essenziale. Personalmente, non ho voglia di stare dietro a 50 programmi fedeltà diversi e ai loro preziosissimi punti perché tanto non servono a niente. Quindi, riflettendo su ciò che dicevi poco fa, ossia che è meglio conoscere bene uno o due programmi, credo che ovunque spenda soldi per dei viaggi, poi posso reinvestirli. Ma al tempo stesso voglio che ci sia una certa flessibilità e utilità nei punti o nella valuta fedeltà che ho accumulato. E penso che in futuro le strategie di travel hacking saranno sempre meno. Ci sono sempre meno escamotage, no? Mi viene in mente il fenomeno dell'hidden city ticketing, ossia quando acquisti biglietti multitratta ma ti fermi al primo scalo. Possono chiuderti l'account fedeltà per una cosa del genere. E ritengo che i rischi derivanti dallo sfruttamento eccessivo dei programmi superino i vantaggi che otterresti applicando abilmente le tue conoscenze nel rispetto delle regole, ossia semplicemente trovando il programma più adatto, che si tratti di viaggi o di altro. Torniamo ancora una volta alla flessibilità e alla capacità di accedere a sconti ed esperienze. In futuro sarà questo a fare la differenza nel campo della fidelizzazione. Specialmente le esperienze. Pensiamo ad esempio a un posto in prima fila alle NBA Finals o alla possibilità di incontrare un giocatore del Liverpool perché sei iscritto al programma One Key. Questi sono tutti modi per sfruttare il programma, al di là dei viaggi in sé.
[00:31:21] Katherine Fan Sono d'accordo. E voglio citare ancora una volta il mio programma preferito, Hotels.com. Una delle ragioni per cui sono così affezionata a Hotels.com è che sono potuta andare nei posti più assurdi del mondo, specialmente negli ultimi cinque o sei anni. E molte volte ho lavorato per aziende in cui... Giusto per vantarmi un po', ero al livello più alto che puoi avere con un hotel o una compagnia aerea. Siamo un po' nerd e siamo strani. Il mio è ed è sempre stato con Hotels.com, perché mi semplifica la vita e posso andare ovunque nel mondo. Non c'è da preoccuparsi se non ci sono hotel Marriott, IHG o Hilton, anzi, spesso non ci sono. Ho provato e basta. Ma una cosa che mi sta particolarmente a cuore quando vado in un luogo poco turistico è poter vedere come vive la gente del posto e sostenere le attività locali. Non voglio stare nel distretto finanziario della città, perché lì non ci sono gli abitanti del posto. Ed è questo il bello dei programmi fedeltà più flessibili, perché non si concentrano solo sul brand ma cercano di semplificare l'esperienza dei viaggiatori. Può essere frustrante viaggiare con le grandi compagnie che hanno quel tipo di approccio e che svalutano ogni cosa. Però, considerando l'altra faccia della medaglia, ora più che mai il mondo è orientato al consumatore. Se abbastanza persone fanno sentire la propria voce o fanno pressioni affinché le cose vadano in una certa direzione, le aziende non possono fare altro che ascoltarle. Un esempio è il fatto che molte compagnie aeree statunitensi hanno eliminato le penali di modifica. Ci abbiamo avuto a che fare per anni, da quando sembrava che le compagnie facessero a gara per rendere le cose più complicate e onerose. Ma, durante la pandemia, si sono rese conto che spesso erano loro stesse a modificare i voli a causa delle condizioni meteo o di interruzioni del servizio e quindi hanno pensato che eliminare le penali poteva essere una mossa giusta per far felici i consumatori. Ma sono certa che questa scelta abbia giovato anche a loro. Non erano chissà quanti soldi, ma se ne stavano un po' approfittando. Quindi credo che se continuiamo a far valere i nostri diritti, sfruttare le opportunità che si presentano e vivere la nostra vita nel miglior modo possibile ma anche cercando di tenerci aggiornati, riusciremo a migliorare il settore dei viaggi.
[00:33:32] Brandon Ehrhardt Davvero interessante. E ora chiudiamo in bellezza con qualcosa di divertente. Sei stata un'ospite fantastica. Prima domanda: al di fuori del settore dei viaggi, quali sono i tuoi programmi fedeltà preferiti?
[00:33:42] Katherine Fan Oh, i miei programmi fedeltà preferiti. Onestamente, anche se direi ancora Hotels.com, credo che quello di Starbucks sia proprio interessante. Come avrai visto, di recente ci sono stati degli articoli che descrivono Starbucks come una delle migliori banche del mondo e io la trovo una cosa davvero affascinante.
[00:33:56] Brandon Ehrhardt Ero davvero preso dal programma fedeltà di Starbucks, ma mi sembra che l'abbiano svalutato a un livello pazzesco. In passato, durante il Covid, ti davano 150 punti se compravi tre caffè americani. Quindi ne compravi tre e ne ricevevi uno in omaggio. Ora invece è così: se vai in uno Starbucks per sette giorni di fila ricevi 20 punti, ossia un decimo di una bevanda. Ma sul serio?
[00:34:16] Katherine Fan Magari puoi farti mettere mezza dose di schiuma sopra.
[00:34:20] Brandon Ehrhardt Esatto! Forse hanno pensato che comunque continuerò ad andare da loro. No, non vale la pena spendere soldi per questo. Verrà comunque a bere il caffè da noi.
[00:34:26] Katherine Fan Sembra che ti stiano prendendo in giro, Brandon.
[00:34:29] Brandon Ehrhardt Proprio così. Non è giusto. Qual è la cosa più assurda che hai fatto per un programma fedeltà di viaggi?
[00:34:36] Katherine Fan Oh, beh, il mio è un settore particolare quindi le persone come me non la troveranno una cosa assurda. Hai presente le mileage run, le corse per accumulare quante più miglia possibili? Una delle più economiche, che i miei genitori non sopportavano, l'ho fatta molte volte per mantenere il mio stato con Southwest. Prenotavo i voli più economici che riuscivo a trovare e attraversavo gli Stati Uniti in lungo e in largo... Ho dormito in aeroporto a Los Angeles o a St. Louis o cose del genere. Non ho mai messo piede fuori dall'aeroporto ma ho accumulato una vagonata di punti e mantenuto lo stato per l'anno successivo spendendo circa 300 dollari. L'ultima volta che l'ho fatto lavoravo come freelance e ho scritto un articolo su questa cosa. Una specie di costo aziendale, direi quasi che si è pagato da solo. Ecco, credo che questa sia una cosa abbastanza assurda.
[00:35:21] Brandon Ehrhardt Grazie per il tempo che ci hai dedicato. C'è qualcosa che non abbiamo trattato oggi ma di cui ti piacerebbe parlare?
[00:35:25] Katherine Fan Lancio qualche idea. Uno dei luoghi più straordinari che ho visitato ultimamente è stato l'Antartide. È stato incredibile. Invito tutti a visitarla. Beh, magari non proprio tutti. Bisogna preservarla. Ma è incredibile. Stupefacente. Superlativa.
[00:35:39] Brandon Ehrhardt Bene. Ti faccio un'ultima domanda, allora. Qual è un viaggio che non hai ancora fatto ma che è nella tua lista dei desideri e che farai utilizzando OneKeyCash?
[00:35:50] Katherine Fan Mamma mia. Beh, non appena si potrà andare sulla luna, io ci sono!
[00:35:53] Brandon Ehrhardt Anche io. Vedremo cosa possiamo fare, prepareremo un piano d'azione. Ottimo. Grazie per essere stata con noi. È stata una chiacchierata molto interessante. Restiamo in contatto.
[00:36:01] Katherine Fan Grazie, Brandon, anche per me è stato bello essere qui. Alla prossima!
[00:36:06] Brandon Ehrhardt Grazie per aver seguito questa seconda stagione di Powering Travel. È stato divertente avere come co-conduttori i miei colleghi e degli ospiti eccezionali in collegamento da ogni parte del mondo. Tra poche settimane uscirà la prossima stagione, quindi iscriviti per sapere quando sarà disponibile. Nel frattempo, facci sapere come ti è sembrata la stagione appena conclusa scrivendo a PoweringTravel@ExpediaGroup.com. PoweringTravel scritto tutto attaccato chiocciola Expediagroup.com. E se hai un momento, lascia una recensione e una valutazione, così ci troveranno altre persone. Grazie per averci seguito. Alla prossima stagione! A presto da Powering Travel di Expedia Group.
I nostri esperti
Katherine Fan
Katherine Fan è una giornalista e consulente specializzata in viaggi e finanza personale con oltre dieci anni di esperienza nel settore. Spesso viene invitata come ospite per parlare di travel hacking, viaggi in solitaria per donne e investimenti immobiliari. Katherine ha scritto oltre 1600 articoli per The Points Guy, NerdWallet, Business Insider, LendingTree, Bankrate, CreditCards.com, Forbes Advisor, USA TODAY Blueprint e tanti altri.
Brandon Ehrhardt
Brandon è responsabile marketing B2B per il segmento delle sistemazioni presso Expedia Group e ha avuto un ruolo fondamentale nel potenziamento dei nostri programmi per i partner, coordinando iniziative strategiche e consolidando l’uso dei dati sul fatturato per favorire il loro successo. Brandon vive a Chicago, nell’Illinois, con la moglie e il figlio, un piccolo viaggiatore in erba.
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