PODCAST | STAGIONE 2 | EPISODIO 1

Abbattere le barriere: l'importanza dell'accessibilità nei viaggi

"Come fornitori di servizi, titolari di aziende e professionisti, dobbiamo sempre tenere presente che l'accessibilità e l'inclusione sono concetti che ci riguarderanno da vicino prima o poi. È per questo che sono così importanti. Ed è per questo che dobbiamo sempre tenerli in considerazione in tutti gli aspetti della società."

Alvaro Silberstein 

Co-fondatore di Wheel the World 


Contenuti da ascoltare


Sintonizzati per ascoltare il primo episodio della seconda stagione di Powering Travel e seguire la chiacchierata tra Alvaro Silberstein di Wheel the World, il conduttore Brandon Ehrhardt e il co-conduttore Toby Willis.

 

In questo episodio esploriamo il mondo dei viaggi dal punto di vista dell'accessibilità. Ascolta le riflessioni di Alvaro e Toby su cosa significhi viaggiare con una disabilità e sulla progettazione di soluzioni di viaggio inclusive.

 

Scopri perché è importante considerare la disabilità nei viaggi e offrire esperienze accessibili e cosa puoi fare per permettere a tutti di viaggiare.


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[00:00:04] Brandon I fornitori sono la colonna portante dell'esperienza di viaggio. In questa nuovissima stagione di Powering Travel approfondiremo i trend del settore e gli argomenti del momento e forniremo consigli utili per aiutare le aziende a stare al passo con i tempi e migliorare la propria offerta. Un viaggio alla volta. Ci siamo. Siamo tornati con la seconda stagione di Powering Travel. Finalmente è arrivata. Sono Brandon Ehrhardt, il conduttore di Powering Travel. È passato un po' di tempo dalla prima stagione e sono cambiate alcune cose. La prima riguarda la nostra cara amica Sally Smith. Quando si è conclusa la prima stagione, ha tirato un sospiro di sollievo e ha deciso di lasciare il podcast. Quindi non sarà più con noi. Ha trovato un'altra occasione al di fuori di Expedia Group, quindi ha lasciato sia l'azienda che il podcast e noi le auguriamo ogni bene. Niente paura, però: anche se Sally non ci sarà, non sarò da solo a condurre il podcast. Abbiamo in programma una stagione davvero ricca, con una bella schiera di co-conduttori che mi affiancheranno in ciascuno degli episodi. Quindi ci sarà modo di ascoltare tante nuove voci interessanti dal mondo di Expedia Group. Il co-conduttore di oggi non fa eccezione. Ho conosciuto Toby a un convegno, un paio di anni fa, quando ha portato all'attenzione di tutti un argomento molto importante riguardante il linguaggio accessibile. Una persona stava usando ripetutamente la parola "cieco" con una connotazione negativa, è successo quattro volte nel giro di poco tempo. A un certo punto Toby si è alzato in piedi e ha spiegato al pubblico il significato implicito di alcune parole che usiamo. Quindi è senz'altro una persona molto indicata per l'argomento che affronteremo oggi: l'accessibilità. Sono molto felice che sia qui. Toby, hai voglia di presentarti?  

 

[00:01:38] Toby Grazie, Brandon. Mi ricordo benissimo quel momento, era il 2019, ma non ricordo nulla del convegno perché stavo cercando il coraggio di dare una lezione a un ex dirigente dell'azienda di fronte a centinaia di persone. Mi chiamo Toby Willis. Sono Senior Product Manager per i viaggi inclusivi presso Expedia Group. Mi occupo quindi di viaggi accessibili per le persone con disabilità e anche di viaggi inclusivi per le persone provenienti da contesti di emarginazione. Sono anche il fondatore e l'attuale presidente dell'Ability Inclusion Movement (AIM) di Expedia Group. È il nostro employee resource group per i dipendenti con disabilità o che si occupano di persone disabili. Al di fuori del lavoro, sono presidente del Disability Empowerment Center e collaboro anche con il Pedestrian Advisory Committee della città di Seattle. Faccio anche parte dell'Advisory Board per la possibilità di viaggiare e non potrei essere più felice di essere qui oggi a partecipare al primo episodio della seconda stagione.  

[00:02:37] Brandon Toby, sei il co-conduttore perfetto per il nostro episodio di oggi perché ci concentreremo su un aspetto del settore in cui sappiamo che c'è molto da migliorare, ossia l'accessibilità nei viaggi. Tu conosci già l'ospite di oggi, vero?  

 

[00:02:50] Toby Sì, lo conosco. Negli anni ho avuto modo di conoscere Alvaro molto bene. Alvaro e io siamo membri dell'Advisory Board per la possibilità di viaggiare. L'anno scorso l'ho intervistato per un episodio di Explorable, il mio podcast sull'accessibilità nei viaggi.  

 

[00:03:03] Brandon Quale modo migliore per presentare questa chiacchierata tra te e il nostro ospite, Alvaro Silberstein, co-fondatore di Wheel the World? Wheel the World è un marketplace online dove le persone con disabilità o in età avanzata possono prenotare viaggi accessibili. Alvaro è un imprenditore e relatore cileno, nonché un fervido sostenitore delle cause che riguardano la disabilità. Nel 2018 ha fondato Wheel the World per permettere a milioni di persone di esplorare il mondo senza limiti. Con una formazione in consulenza manageriale che l'ha portato a occuparsi di realtà imprenditoriali con un focus sull'America latina, Alvaro lavora a stretto contatto con le aziende per offrire esperienze di viaggio completamente accessibili, permettendo alle persone con disabilità di visitare alcune delle destinazioni più impegnative, come il Machu Picchu, l'Isola di Pasqua e la Patagonia. Oltre a dedicarsi alla sua attività, Wheel the World, Alvaro ha anche collaborato con il governo cileno come consulente per lo sviluppo di una strategia nazionale di inclusione sociale delle persone con disabilità. Bene, siamo pronti per iniziare. Ecco la nostra intervista ad Alvaro. Alvaro, con te diamo ufficialmente il via alla seconda stagione. Ti diamo il benvenuto in Powering Travel. Siamo molto curiosi di conoscere meglio la tua attività, Wheel the World. Hai voglia di presentarcela e raccontarci cosa ti ha spinto a fondarla?  

 

[00:04:10] Alvaro Cos'è Wheel the World? Wheel The World è una startup con un obiettivo molto preciso: rendere il mondo accessibile. Dal 2018 gestiamo una piattaforma online, un marketplace online, che si trova all'indirizzo WheelTheWorld.com, dove le persone con disabilità possono trovare e prenotare esperienze di viaggio. Il sito offre sistemazioni, tour, attività, viaggi di più giorni e servizi di trasporto. La proposta di valore è che ogni esperienza di viaggio prenotata tramite WheelTheWorld.com include informazioni dettagliate (e verificate!) sull'accessibilità e una user experience orientata all'accessibilità. Inoltre, consigliamo agli utenti le soluzioni che rispondono meglio alle loro necessità. Vogliamo che i servizi di accessibilità prenotati online corrispondano esattamente a ciò che i nostri utenti troveranno nella realtà. Dal 2018 hanno prenotato i nostri viaggi oltre 3000 persone di 15 Paesi diversi, visitando 200 destinazioni in 30 Paesi del mondo. Sono in sedia a rotelle da quando avevo 18 anni e viaggiare è sempre stato importante per me. Non solo viaggiare, ma anche l'avventura. Ogni anno andavo in campeggio con i miei genitori e i miei tre fratelli maggiori. Amavo lo sport e le attività all'aria aperta, ma sono stato coinvolto in un incidente stradale. Dopo essermi reso conto che non avrei più potuto camminare, la primissima cosa che ho chiesto è stata come avrei fatto a continuare a coltivare tutte le mie passioni. Fare escursioni, fare surf, che sono attività che adoro. Mi ci è voluto un bel po' di tempo prima di capire che potevo anche viaggiare. E che potevo davvero apprezzare i posti che visitavo. Circa sette anni fa, io e il mio caro amico Camilo, l'altro co-fondatore di Wheel the World, abbiamo pensato di organizzare un viaggio insieme a Torres del Paine, in Cile. Da cileno, per me era un sogno visitare questo parco ma avevo sempre creduto che fosse impossibile, dato che si trova in un luogo remoto, isolato e inaccessibile. Camilo ed io abbiamo iniziato a pensare a come fare questo viaggio e ci siamo resi conto che ci serviva un'apposita sedia a rotelle da escursionismo. Inoltre, dovevamo capire dove pernottare e come spostarci, perché nessun'altra persona in sedia a rotelle aveva mai fatto quel viaggio prima. Quindi abbiamo deciso di trasformare il nostro viaggio in un vero e proprio progetto. Noi siamo state le prime persone in sedia a rotelle a completare il Trekking W del Parco nazionale di Torres del Paine, in Patagonia. Ma avevamo anche il desiderio di permettere ad altre persone di fare la stessa esperienza.  Della serie: se possiamo farlo noi, possono farlo anche gli altri. A quel punto, era quello il nostro obiettivo.  

[00:07:18] Toby Sono curioso di sapere cosa dicono i tuoi clienti. Stai offrendo moltissime opportunità di viaggiare alle persone con disabilità. Quindi mi chiedevo se hai qualche aneddoto o feedback da parte dei clienti su Wheel the World o sulla loro esperienza di viaggio.  

 

[00:07:33] Alvaro Abbiamo ricevuto feedback straordinari. Di solito è una reazione emotiva. All'inizio, quando vengono a sapere di noi, si entusiasmano perché di solito le persone con disabilità non sono abituate a ricevere servizi pensati appositamente per le loro necessità. Spesso si preoccupano, perché temono che sia una bufala. Però provano un senso di riconoscenza per il lavoro che svolgiamo. E poi ovviamente è stato incredibile ricevere tanti feedback diversi in base alle loro esperienze. Per esempio ce n'è uno che ho raccontato a varie persone di recente, quello di una coppia che ha fatto un viaggio con noi in Africa. Hanno scelto un safari accessibile, che è una delle nostre proposte, e la persona che ha prenotato ha specificato di non essere disabile. Suo marito è in sedia a rotelle e ha voluto sottolineare che, come coppia, cercano sempre di adattarsi alle circostanze. Hanno la mentalità, che presumo accomuni la maggior parte delle persone con disabilità, di adattarsi agli ambienti in cui ci sono delle difficoltà. E questa donna ha detto: "Per la prima volta in assoluto ho sempre avuto la sensazione che fossero le circostanze, il servizio e la gestione del viaggio ad adattarsi alle nostre esigenze". E quando ricevi un feedback del genere, ti ripaga per tutto il lavoro svolto e dà un senso a ciò che fai. Tutto ciò che abbiamo fatto nei cinque anni di Wheel the World è sostanzialmente rivolto a questo, lo facciamo per questo, no?  

 

[00:09:15] Toby Lo capisco benissimo, perché credo sia molto gratificante poter offrire queste opportunità alle persone. A volte si dice che viaggiare è come aprire una scatola dei giochi e tutti meritiamo di aprire quella scatola. Noi di Expedia Group amiamo viaggiare. Crediamo che i viaggi siano qualcosa di straordinario. Quindi per tutti noi, incluse le persone con disabilità, poter avere queste opportunità è davvero importante. Per sentirsi inclusi. Quindi, grazie per quello che state facendo.  

 

[00:09:43] Alvaro Grazie. Grazie mille. Mi piace molto la tagline "I viaggi sono qualcosa di straordinario". Mi piace proprio e sono d'accordo. Nel mio caso, viaggiare è stato anche un elemento importante del mio percorso di riabilitazione, durante il quale dovevo imparare ad adattarmi al mondo. Quando viaggi, devi adattarti. Devi uscire dalla tua zona di comfort. E queste sono le esperienze della vita che ti permettono di imparare. Io ho viaggiato moltissimo... Ho una disabilità grave, quindi sono paralizzato dal torace in giù. Riesco a muovere parzialmente le braccia ma non muovo le dita delle mani. Ogni viaggio mi ha insegnato qualcosa su di me, su ciò che posso fare, su come risolvere le cose, spesso anche su come chiedere aiuto. Quindi sono assolutamente d'accordo con la tagline di Expedia, "I viaggi sono qualcosa di straordinario".  

 

[00:10:43] Toby Sì, condivido ciò che dici perché, pensando al fatto che i viaggi sono qualcosa di straordinario, mi viene in mente un viaggio che ho fatto di recente in cui ho deciso di raggiungere l'aeroporto con i mezzi pubblici. Quindi prima dovevo prendere un autobus, poi la metro e poi fare una camminata di quasi un chilometro. Ed essendo cieco, avrei potuto tranquillamente chiedere un passaggio e farmi portare a destinazione. Ma per me è molto gratificante e terapeutico capire come riuscire a farlo in autonomia. Molte persone non lo capiscono, ma è davvero appagante sapere di poter essere autonomi. Ed è questo che facciamo quando cerchiamo di rendere i viaggi più accessibili. Permettiamo alle persone di essere autonome e indipendenti e offriamo loro la libertà di scegliere il modo o i mezzi che preferiscono.  

 

[00:11:26] Alvaro Essere autonomi dà proprio soddisfazione, vero? Essere in grado di risolvere le cose senza intoppi. Ed è questo che vogliamo offrire ai nostri clienti. Tendiamo a considerare le persone con disabilità come una minoranza. Il 15% della popolazione mondiale ha una disabilità, e secondo me non è affatto una minoranza. Tutti noi avremo una disabilità prima o poi. Alcune persone entrano a far parte di questa comunità prima di altre, ma chiunque stia ascoltando questo podcast avrà una disabilità prima o poi, con l'avanzare degli anni. Ecco perché come fornitori di servizi, titolari di aziende e professionisti, dobbiamo sempre tenere presente che l'accessibilità e l'inclusione sono concetti che ci riguarderanno da vicino prima o poi. È per questo che sono così importanti. Ed è per questo che dobbiamo sempre tenerli in considerazione in tutti gli aspetti della società.  

[00:12:27] Brandon Quindi, tornando al tema dell'accessibilità, devo dire che mi piace davvero la citazione "viaggiare è come aprire una scatola dei giochi". Ma ora vorrei cambiare un po' registro e passare dalla scatola dei giochi alla scatola degli attrezzi. Abbiamo un vasto pubblico di albergatori che ci segue e credo che molti di loro si facciano questa domanda: "L'esperienza in hotel è accessibile o no?". Ma grazie agli studi che abbiamo condotto, abbiamo capito che la risposta non è semplicemente sì o no. Dipende dalla situazione. Quindi, ragionando nello specifico sui profili delle strutture, cosa potresti consigliare agli albergatori per far sì che, quando una persona cerca di capire se la struttura è accessibile o meno, possa fare la scelta giusta?  

 

[00:13:15] Alvaro Una cosa che consigliamo sempre ai nostri partner, alle catene alberghiere e alle strutture con cui collaboriamo è che, prima di tutto, bisogna valutare com'è il proprio livello di accessibilità a 360 gradi, cercando di capire cosa funziona, cosa non funziona e come migliorare le cose. La seconda cosa che consigliamo è la formazione del personale. Chi per lavoro offre servizi alle persone deve comprendere le diverse esigenze di accessibilità, i diversi tipi di disabilità e ciò che funziona e non funziona nei servizi della propria struttura. Terza cosa: quando hai capito bene quali sono le cose che funzionano dal punto di vista dell'accessibilità, mostrale a tutti. È fondamentale. Noi persone con disabilità dobbiamo sapere cosa è accessibile, quindi è importante promuoverlo nel modo giusto, con la giusta classificazione. Spesso le camere non sono classificate in modo corretto e questo è un bel problema perché, anche quando nella procedura di prenotazione è disponibile una camera accessibile, non è detto che la camera che prenoti sia effettivamente quella. Quindi, è importante promuovere queste informazioni nel modo giusto, così che le persone siano sicure di poter usufruire dei servizi di accessibilità che vedono online.

[00:14:36] Brandon Il 92% dei consumatori ritiene importante che i fornitori di servizi di viaggio rispondano alle esigenze di accessibilità di tutti i viaggiatori. Quindi c'è effettivamente il desiderio di rendere i viaggi più accessibili. Parliamo ora dell'attuale situazione nel settore dei viaggi. Quali sono le difficoltà riscontrate più di frequente dai viaggiatori con disabilità?  

 

[00:14:55] Alvaro Beh, inizierei dalle difficoltà legate alle sistemazioni. In primo luogo, a livello globale, le camere di hotel definite come accessibili sono meno del 5%. Quindi questa è la prima difficoltà: un'offerta limitata. La seconda criticità è che è molto difficile trovare le poche soluzioni accessibili. Spesso dai contenuti non si capisce se una soluzione sia accessibile o meno. Spesso vengono date indicazioni non affidabili. Potrebbe esserci un hotel che dichiara di essere accessibile ma quando vedi i contenuti e le foto, non ti fidi e non sai se lo sia effettivamente. Le informazioni devono essere molto dettagliate, perché un hotel potrebbe essere accessibile per me che sono in sedia a rotelle, ma non per Toby. I dettagli sono fondamentali perché ogni persona ha esigenze di accessibilità diverse. E poi c'è la difficoltà di avere esattamente quella camera. Cerchi di fare il possibile ma quando arrivi alla camera che doveva essere accessibile, scopri che è già stata presa da un'altra persona. Poi c'è la difficoltà della prima classificazione delle camere, e anche le strategie di profitto basate sull'overbooking, ossia quando prenoti una camera che però è già stata prenotata da un'altra persona e ti ritrovi a fare dei cambi con l'hotel. Quindi, per ricapitolare, c'è una difficoltà legata alle informazioni, che non sono dettagliate e affidabili, e una difficoltà legata alle garanzie di prenotazione. Quindi queste sono le problematiche che riguardano le sistemazioni. E poi ce n'è un'altra, e mi piacerebbe sentire cosa ne pensa Toby. Io sono un esperto di disabilità fisiche e legate alla mobilità. La difficoltà a cui mi riferisco è un problema di cui si sente parlare molto, sempre più attuale e che necessita di soluzioni: i viaggi aerei. Nel settore aereo ci sono problemi enormi, ad esempio attrezzature assistive danneggiate, disservizi nell'accesso agli aeromobili, l'impossibilità di andare alla toilette quando si è a bordo... Quindi c'è un problema di fondo nel settore dei voli che deve essere affrontato con urgenza.  

 

[00:17:24] Brandon Toby, so che hai fatto una distinzione tra "prescrittivo" e "descrittivo" in riferimento ai profili di accessibilità sui nostri siti di viaggi. Puoi spiegarci meglio la differenza tra prescrittivo e descrittivo e perché è importante?  

 

[00:17:43] Toby Certo. Dobbiamo tornare alla riflessione di Alvaro sulla condivisione delle informazioni. Questa è la cosa più importante: condividere informazioni sufficientemente dettagliate per permettere ai viaggiatori di decidere con consapevolezza e serenità. Quindi il mio obiettivo è far sì che la strategia del partner passi dall'essere prescrittiva all'essere descrittiva. Ossia non limitarsi a dire "questa camera è accessibile" ma fornire descrizioni particolareggiate che specifichino ad esempio la larghezza della porta, l'altezza del letto e lo spazio di manovra nel bagno. Con informazioni così dettagliate, i viaggiatori possono scegliere la soluzione che ritengono migliore. Questo è il punto cruciale dell'inclusione: l'indipendenza, l'autonomia e la scelta. Quindi bisogna permettere al viaggiatore di dire: "In base alle informazioni disponibili, questa opzione è accessibile per me", così può prendere quella decisione con la massima tranquillità.  

 

[00:18:29] Brandon Toby, ora ti faccio questa domanda e poi vorrei sentire cosa ne pensa Alvaro. Quando devono prendere delle decisioni per la propria attività, i fornitori di servizi di viaggio come possono essere sicuri di aver preso in considerazione tutti i viaggiatori, compresi quelli con disabilità evidenti e quelli con disabilità invisibili?  

 

[00:18:44] Toby Accidenti, ci sarebbe moltissimo da dire su questa domanda. Beh, c'è un modo molto semplice per risolvere il problema: assumere persone con disabilità. Punto. Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione tra le persone con disabilità è vicino al 70%. È una cosa immorale e inaccettabile. Per anni il motto delle comunità delle persone con disabilità è stato "Niente su di noi, senza di noi". Ora il motto sta diventando "Niente senza di noi". Punto. E credo che assumere persone con diverse disabilità e diverse esperienze di vita non possa che migliorare la propria offerta.  

 

[00:19:19] Brandon Alvaro, secondo te, i fornitori di servizi come possono essere sicuri di prendere in considerazione tutti i viaggiatori?  

 

[00:19:26] Alvaro Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che c'è molto da imparare sulle diverse situazioni e che bisogna cercare di adattarsi a questa realtà, accogliendola. Concordo con Toby. Avere nel proprio team persone con disabilità permette di offrire soluzioni, prodotti e servizi adatti alle persone con disabilità, nonché di poter contare sul supporto di esperti di accessibilità. Lì fuori ci sono moltissime persone disposte a offrire il proprio aiuto nella creazione di servizi inclusivi e accessibili.  

 

[00:20:00] Brandon Compiliamo una specie di pagella o scheda di valutazione. Secondo voi, in quali aree del settore sono stati fatti buoni progressi e in quali invece ci sono ancora importanti questioni da risolvere?  

 

[00:20:13] Alvaro Nel segmento degli hotel, in generale, ci sono stati buoni progressi. Anche in quello dei resort e delle navi da crociera. Sul fronte dei tour e delle attività, un po' meno. Questo dal punto di vista geografico, dove ci sono stati maggiori progressi che altrove. E credo che gli Stati Uniti abbiano fatto più passi avanti rispetto agli altri Paesi. Lo stesso si può dire del Regno Unito e dell'Australia. E, come abbiamo detto, un settore che è rimasto fermo è quello dei voli. Senza dubbio. Negli ultimi 20 anni non si è spostato di un millimetro.   

 

[00:20:52] Brandon Toby, tu cosa dici?

 

[00:20:53] Toby Beh, penso che molte delle barriere che devo affrontare, essendo cieco e viaggiando insieme a un cane guida, siano di tipo attitudinale. Ci sono stati dei progressi nel modo in cui la società vede e percepisce le disabilità e reagisce in tal senso. I boomer invecchiano e iniziano ad acquisire delle disabilità. Questa fascia della popolazione ha una spesa discrezionale davvero notevole, qualcosa come 17 mila miliardi o comunque la cifra più alta della storia, e ciò comporterà dei cambiamenti. Dal punto di vista sociale, anche i millennial e la generazione Z stanno accettando di più la disabilità come identità. Sono stati fatti dei passi avanti su vari fronti. Uno di questi è l'accettazione, che è importante. Ma c'è ancora molta strada da fare, non solo in termini di barriere attitudinali ma anche di barriere fisiche, come diceva Alvaro poco fa, quando viaggiare diventa fisicamente difficile se non impossibile.  

[00:21:47] Brandon Toby, sono davvero felice di averti avuto qui con me oggi. Con la vostra esperienza nel comparto dei viaggi, tu e Alvaro avete dato un contributo davvero prezioso. È incredibile che il settore non sia riuscito a evolversi di più. Ma, con le riflessioni di oggi, se non altro abbiamo tracciato la strada da seguire d'ora in avanti. Sono felice che, ognuno in base alla propria posizione, vi stiate occupando di queste cose. Quindi, grazie infinite per essere stati qui e per tutti i consigli che avete dato ai nostri ascoltatori.  

 

[00:22:09] Toby Per me naturalmente è sempre un piacere parlare di questo argomento. È un tema che mi riguarda da vicino, avendo io stesso una disabilità e facendo uso di un animale di servizio. Ho vissuto molti episodi di discriminazione e so che anche per Alvaro è stato così. E credo che le esperienze che entrambi abbiamo avuto siano molto toccanti. Ma sono solo una minima parte, se consideriamo che nel mondo ci sono circa 1,8 miliardi di persone con disabilità più o meno gravi. Parliamo di esperienze molto personali, che variano da individuo a individuo. Ed è proprio questa complessità a rendere le cose più difficili. Molti di noi stanno lavorando a vari aspetti del ciclo di vita del viaggio. Ci sono tante persone, come Alvaro e me, che viaggiano con disabilità evidenti e affrontano barriere fisiche, come nel caso di Alvaro, e barriere attitudinali, come nel mio caso, con un cane guida. E ci sono molte altre persone lì fuori che hanno disabilità non percepibili. Credo che sia davvero importante per noi, come professionisti del settore, avere consapevolezza di ciò e imparare da queste esperienze, in modo da supportare meglio i viaggiatori con disabilità.  

 

[00:23:22] Brandon Concordo. Una cosa che trovo davvero interessante è che, secondo uno studio di Expedia Group, il 70% dei consumatori sceglierebbe un'opzione di viaggio più inclusiva per tutti i tipi di viaggiatori, anche se fosse più costosa. Quindi, ragionando in termini di fatturato, è ovvio che bisogna attrarre più viaggiatori presso la propria struttura. È una buona decisione dal punto di vista commerciale ma, soprattutto, è la cosa giusta da fare. Siamo passati a parlare in modo più dettagliato della collaborazione tra Wheel the World ed Expedia Group. Wheel the World sta utilizzando in via esclusiva la nostra tecnologia API Rapid per permettere ai propri clienti di accedere all'offerta globale di hotel di Expedia Group e viaggiare senza limiti. Grazie a questa tecnologia, Wheel the World può filtrare le strutture in base all'accessibilità, garantendo ai viaggiatori con disabilità un'esperienza di prenotazione ottimale dall'inizio alla fine. Wheel the World aderisce anche al programma Accelerator di Expedia Group. Il programma punta a promuovere l'innovazione nel settore dei viaggi accelerando la crescita e favorendo l'evoluzione di startup come Wheel the World mediante una piattaforma tecnologica appositamente progettata da Expedia Group. Ascoltiamo cosa pensa Alvaro della piattaforma.  

 

[00:24:29] Toby Alvaro, raccontaci della vostra partecipazione al programma Accelerator di Expedia Group e cosa significa per Wheel the World e, in generale, per il settore dei viaggi sostenibili.  

 

[00:24:41] Alvaro È stato fantastico, è un ottimo programma. Come startup, abbiamo aderito a vari programmi di questo genere. Non si tratta solo di media o pubbliche relazioni, ma di veri e propri progetti di collaborazione e partnership. Insomma, siamo davvero entusiasti. Noi di Wheel the World abbiamo stabilito in modo molto chiaro i nostri valori chiave e cerchiamo di tenervi fede. Uno di questi è la collaborazione, che abbiamo scelto perché il nostro scopo è rendere il mondo più accessibile. Ma questa è un'impresa che non possiamo compiere da soli, pertanto dobbiamo collaborare per far sì che diventi realtà. Mi sento di dire che, per noi, poter partecipare al programma Accelerator e trovare opportunità di collaborazione tramite Expedia è veramente fantastico. Inoltre, ci ha permesso di vederci e posizionarci in modo più preciso nel settore, come esperti di accessibilità.  

 

[00:25:46] Brandon Sì, è proprio fantastico. Perché per me sono assolutamente chiari i vantaggi che Expedia Group trae da questa collaborazione. Sarà straordinario poter aggiungere ulteriori contenuti per l'accessibilità a quelli che abbiamo già. Ora, riflettendo su fattori come l'altezza dei letti, l'ampiezza delle camere, le specifiche e le caratteristiche delle docce, come gestite questi aspetti dal punto di vista delle collaborazioni?  

 

[00:26:10] Alvaro Il nostro approccio si basa sul fatto che possiamo fornire tali informazioni. Sono verificate, no? Sono affidabili. Sono attendibili. È un approccio realmente orientato alla trasmissione di informazioni corrette. Oltre a questo, c'è la possibilità di accedere a centinaia di migliaia di partner di Expedia, cosa che non potremmo fare da soli.  

 

[00:26:36] Brandon Bene. Riflettendo sui recenti cambiamenti in positivo del settore e guardando al futuro, diciamo ai prossimi tre-cinque anni, quali sono i principali cambiamenti che auspichi per raggiungere un maggiore livello di accessibilità nel comparto dei viaggi?  

 

[00:26:49] Alvaro La nostra previsione è che possiamo far sì che i fornitori di servizi di viaggio agiscano in modo concreto e investano effettivamente sull'accessibilità. Siamo sicuri che ciò avverrà se individueranno delle opportunità per il proprio business. E siamo anche assolutamente convinti che, con il miglioramento dell'accessibilità, ci sarà un aumento delle entrate, del numero di clienti e della fidelizzazione. Da qui a cinque anni prevediamo che, con i dati che raccogliamo, le esperienze che facciamo, le opportunità commerciali che sviluppiamo e che continueremo a sviluppare in misura crescente, potremo creare degli studi di fattibilità da proporre ai fornitori e convincerli a investire con la sicurezza di avere un ritorno.  

 

[00:27:48] Brandon Toby, ti rivolgo la stessa domanda. Immagina di avere una bacchetta magica e di poter realizzare qualsiasi cosa ti venga in mente per far sì che il settore dei viaggi diventi più accessibile. Cosa sceglieresti?  

 

[00:27:57] Toby Credo la consapevolezza. Penso che sia davvero difficile rendere tutto sempre accessibile, a tutti e ovunque. L'atteggiamento e la volontà delle persone sono la prima cosa su cui mi concentrerei, perché credo che chi ha la volontà di includere le persone con disabilità possa fare davvero la differenza. Anche se non sempre è possibile, l'importante è avere l'atteggiamento giusto. Quindi, innanzitutto, la consapevolezza. Come azienda, abbiamo l'opportunità di sfruttare la nostra posizione nel settore per sensibilizzare i partner e aiutarli a comprendere l'importanza dell'accessibilità e dell'inclusività nei viaggi.  

[00:28:39] Brandon Pensando ai punti chiave e a possibili azioni concrete, puoi indicarmi una cosa che i fornitori di servizi di viaggio potrebbero cambiare oggi stesso per rendere la propria offerta più accessibile?  

 

[00:28:47] Alvaro Iniziare un percorso di sensibilizzazione: di noi stessi, del team e dell'assistenza. Sviluppare una maggiore consapevolezza e cercare di rispondere meglio alle esigenze degli ospiti con disabilità. Sostanzialmente è questo il lavoro che Wheel the World svolge con i partner. Li aiutiamo a comprendere a che punto sono con l'accessibilità, spiegando loro cosa funziona e cosa possono migliorare e curando la formazione del loro personale. Siamo davvero convinti che il nostro lavoro faccia la differenza, quindi invito tutti a ricordarsi di Wheel the World.  

 

[00:29:17] Brandon Toby, posso chiederti una tua opinione sulla questione, ma da un punto di vista leggermente diverso? Tornando alle riflessioni sulle parole e sulle domande da fare, poco fa hai parlato dell'importanza della consapevolezza e credo che talvolta ci sia una certa riluttanza a fare domande perché si ha paura di offendere. Quindi ti invito a dare qualche indicazione al pubblico su come utilizzare le parole e le domande oggetto di critica.  

 

[00:29:39] Toby Questa è una domanda che mi viene rivolta spesso e credo sia molto importante perché, in quanto persone con disabilità, vogliamo essere incluse. Ritengo che un po' di sana curiosità vada bene, ma deve essere controbilanciata dal rispetto e dalla pertinenza dell'argomento. La mia cecità è indubbiamente una caratteristica prevalente, ma non è l'unica a definirmi. Quindi consiglio di conoscere le persone. Un altro modo per auto-sensibilizzarsi è interagire con la comunità a livello locale. In ogni angolo del pianeta ci sono enti benefici e organizzazioni non governative dedicati all'inclusione delle persone con disabilità. Così si ha l'opportunità di imparare, perché spesso è una questione culturale, ci sono differenze culturali nel mondo. Parlo a te come a una persona che ha la mia stessa esperienza, dato che sei cresciuto in America, negli Stati Uniti. E anche questa cosa è cambiata negli anni. È cambiata in base alle zone in cui sono stato. Quindi invito le persone ad avere una sana curiosità, controbilanciata però da un senso di rispetto e dalla volontà di imparare. E vorrei rivolgere ad Alvaro una domanda che in qualche modo è legata a questo. Cosa diresti ai nostri partner fornitori che si sentono scoraggiati all'idea di prendere in mano temi come l'accessibilità e l'inclusione delle persone con disabilità?  

 

[00:30:52] Alvaro Consiglierei loro di provarci. Di fare un tentativo, provando a offrire i loro servizi alle persone con disabilità più vicine alla loro comunità. Un terzo della popolazione mondiale ha una disabilità, quindi ogni persona conosce qualcuno che ha una disabilità. Il mio consiglio è di rivolgersi a quella persona, invitarla a utilizzare il proprio servizio, provare, vedere se funziona e poi andare avanti. Analizzare meglio la situazione con il sostegno professionale di aziende come Wheel the World e poi cercare di capire per gradi la strada da prendere, migliorando i propri servizi e rendendoli più inclusivi.  

 

[00:31:34] Brandon Bene. Abbiamo parlato della tua azienda e abbiamo dato vari consigli ai fornitori di servizi di viaggio. Penso che la tua passione per i viaggi accessibili sia più che evidente. Dopotutto, qui sei in buona compagnia. Sai quanto io stesso ami viaggiare e questo podcast mi serve anche come fonte di ispirazione. Quindi, ora parliamo un po' dei viaggi che abbiamo nella nostra lista dei desideri. Qual è il viaggio che vorreste fare? Inizio io. Poi passo la parola a Toby e infine ad Alvaro. Va bene? OK. Chi ha avuto modo di seguire la prima stagione sa che adoro il Vietnam. La prima volta che ci sono andato sono riuscito a visitare solo Ho Chi Minh City. Il viaggio che vorrei fare in Vietnam è un tour lungo il fiume. Vorrei vedere sia la zona settentrionale del Paese che la costa meridionale. Sarebbe un giusto mix di arte, cultura e relax sulla spiaggia. Il mio viaggio dei sogni è tornare in Vietnam.  

 

[00:32:28] Toby Oh, è davvero fantastico, Brandon, e ho sentito dire che il Vietnam è molto accessibile per quanto riguarda le disabilità legate alla mobilità. Sono sicuro che sarebbe un'ottima meta per molti dei nostri viaggiatori. Per quanto riguarda la mia lista dei desideri, dato che amo la barca, ti direi un giro dell'Indonesia in barca a vela. Credo che l'Indonesia sia formata da qualcosa come 18.000 isole. Probabilmente non riuscirei a vederle tutte, ma vorrei vederne un bel po'. E poi adoro la cultura, la musica, il cibo. Oggi come oggi, è questo il viaggio che vorrei fare di più.  

 

[00:33:02] Alvaro Un viaggio che ho nella mia lista dei desideri? Beh, ho incontrato Toby di persona due volte ed entrambe mi ha chiesto informazioni su Torres del Paine in Patagonia. Quindi, nella mia lista dei desideri c'è un viaggio con Toby in Patagonia.  

 

[00:33:16] Toby Sì, stupendo!  

 

[00:33:21] Brandon Ecco fatto Toby. È meglio che tiri fuori i tuoi scarponi da escursionismo.  

 

[00:33:24] Toby Che meraviglia! Sono davvero lusingato.  

 

[00:33:28] Brandon Grazie ancora, Toby, per il tempo che ci hai dedicato oggi. So che, con tutti gli impegni che hai, non è facile trovare del tempo per queste cose, ma apprezzo davvero la tua competenza. Approfondire la discriminazione attitudinale è stato illuminante per me, per non parlare poi del grande contributo che dai ogni giorno a Expedia Group per rendere i viaggi più accessibili. Se vuoi scoprire di più su Wheel the World e su ciò che fa per promuovere i viaggi, consulta i link nella descrizione dell'episodio. Grazie ancora per aver seguito questa puntata della seconda stagione del podcast Powering Travel. Facci sapere cosa ne pensi. Puoi contattarci all'indirizzo PoweringTravel@ExpediaGroup.com. Iscriviti per sapere quando vengono pubblicati nuovi episodi e lasciaci una recensione e una valutazione, così ci ascolteranno sempre più persone. Abbiamo in serbo una stagione ricca di novità interessanti, ancora meglio della prima. Grazie per averci seguito.  



I nostri esperti


Alvaro Silberstein

Co-fondatore, Wheel the World

Wheel the World è un marketplace online dove le persone con disabilità o in età avanzata possono prenotare viaggi accessibili. Alvaro è un imprenditore e relatore cileno, nonché un grande sostenitore delle cause che riguardano la disabilità. Nel 2018 ha fondato Wheel the World per permettere a milioni di persone di esplorare il mondo senza limiti.

Toby Willis

Senior Product Manager per i viaggi inclusivi e presidente dell'Accessibility Inclusion Movement (AIM) presso Expedia Group

Toby è cieco a causa di una condizione genetica ereditaria nota come amaurosi congenita di Leber. Ciò non gli ha impedito di raggiungere i suoi obiettivi, superando una serie di ostacoli nel corso della sua vita e della sua carriera. Toby ha lanciato due startup, conseguito due lauree e viaggiato in tutto il mondo per parlare dell'importanza della progettazione inclusiva. 

Brandon Ehrhardt

Vice President of Marketing e conduttore di Powering Travel, Expedia Group

Brandon è responsabile marketing B2B per il segmento delle sistemazioni presso Expedia Group e ha avuto un ruolo fondamentale nel potenziamento dei nostri programmi per i partner, coordinando iniziative strategiche e consolidando l'uso dei dati sul fatturato per favorire il loro successo. Brandon vive a Chicago, nell'Illinois, con la moglie e il figlio, un piccolo viaggiatore in erba.



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