PODCAST | STAGIONE 2 | EPISODIO 5

Dati, tendenze e IA: la trasformazione del settore dei viaggi

“Senza i viaggi, non c’è vita. Lo abbiamo visto durante la pandemia. È magnifico vedere come questo desiderio rimanga sempre vivo e continui a crescere.”

Dennis Schaal

Founding Editor ed Executive

Editor di Skift 


Contenuti da ascoltare


Ascolta il quinto episodio di Powering Travel, che vede il ritorno dell’ospite speciale Dennis Schaal, Founding Editor ed Executive Editor di Skift.

 

In questo episodio, il conduttore Brandon Ehrhardt e l’ospite Richard Kocher, insieme a Dennis, chiariscono alcuni concetti sul mondo in continua evoluzione dei viaggi, eliminando le informazioni irrilevanti. I tre spiegano non solo come utilizzare i dati e gli approfondimenti relativi al settore dei viaggi per prendere decisioni strategiche, ma anche come impiegarli in qualsiasi ambito, dall’applicazione della ricerca al monitoraggio delle tendenze turistiche.

 

Ci parleranno inoltre delle loro opinioni e delle previsioni sulle tendenze del settore, con commenti sull’intelligenza artificiale, ChatGPT e la domanda nel periodo post-pandemico.


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[00:00:04] Brandon Ehrhardt I fornitori di servizi di viaggio sono la colonna portante dell’esperienza di viaggio. In questa nuovissima stagione di Powering Travel approfondiremo i trend del settore e gli argomenti del momento e troveremo consigli utili per aiutare le attività a continuare a evolversi e a migliorare l’esperienza di viaggio, un viaggio alla volta. Un caldo bentornato nel podcast di Powering Travel. Siamo al penultimo episodio della seconda stagione, ma questa volta la pausa sarà breve. La terza stagione è dietro l’angolo, ma iniziamo la conversazione di oggi. Ho chiesto l’aiuto di Richard Kocher, direttore di Media Insights and Planning di Expedia Group. Richard, sono felice che tu sia riuscito a partecipare. Raccontaci un po’ chi sei e cosa fai per Expedia Group. 

 

[00:00:51] Richard Kocher Certo. Grazie Brandon. Dunque, supervisiono le attività correlate ad approfondimenti e pianificazione per il team Media Solutions, che al momento ha sede a Londra e fa parte di un gruppo globale che si occupa di dati e informazioni in ognuna delle nostre aree geografiche. Alcuni dei principali comportamenti che analizziamo sono, ad esempio, le modalità di ricerca e prenotazione dei clienti sui nostri siti. Questi dati rappresentano la base e il supporto delle strategie aziendali e delle collaborazioni che abbiamo stabilito con i partner che operano in queste aree. Li utilizziamo anche per elaborare il report trimestrale sulle principali tendenze di viaggio, che alcuni di voi forse già conoscono e a cui possono accedere con una certa regolarità. Il nostro compito è supervisionare tutti gli approfondimenti e la pianificazione per Media Solutions Group, e il data storytelling è una componente essenziale del nostro lavoro quotidiano. 

 

[00:01:33] Brandon Ehrhardt Bene, Richard. Grazie mille e grazie anche per essere qui ad aiutarmi a dare il bentornato al nostro ospite di oggi. È il primo ospite a partecipare per la seconda volta al nostro podcast, lo conosciamo e lo amiamo. Dennis Schaal, Founding Editor ed Executive Editor di Skift. Dennis è un giornalista esperto nel settore dei viaggi e ha collaborato con diverse pubblicazioni, tra cui USA Today. Ha partecipato al nostro primo episodio di Powering Travel, intitolato Dalla crisi al successo: un nuovo capitolo per il settore dell’ospitalità. Siamo felici di riaverlo con noi insieme al suo fantastico seguito su Twitter. Ma diamo il via all’intervista. Ecco la prima domanda. In questo episodio, che si preannuncia grandioso, parleremo di dati e approfondimenti e voglio conoscere l’opinione di entrambi. Inizierei da Dennis per scoprire qual è la prospettiva di Skift, per poi passare a Richard, che ci dirà di più sul punto di vista di Expedia Group. La domanda è: qual è l’approccio delle vostre aziende alla ricerca e come la utilizzano ai fini della pubblicazione e della diffusione degli approfondimenti tra i partner e ai clienti che vogliono raggiungere? 

 

[00:02:36] Dennis Schaal Innanzitutto, grazie per l’invito. Per quanto riguarda la ricerca, ci piace trattare progetti e argomenti quantificabili nei report che realizziamo, anche se questo non vale per tutti i report. Infatti ognuno è diverso. Alcuni si basano su dati, altri su interviste, altri ancora su una combinazione di entrambi gli elementi. Possiamo creare, ad esempio, un indice della salute dei viaggiatori. In termini di dati, collaboriamo con 22 partner, aziende come OAG, Hotelbeds, Amadeus. L’oggetto del report più recente è il turismo in tutto il mondo. Mi pare che gli indicatori di performance per ogni paese siano 82. Ad esempio, i dati di aprile hanno mostrato, per la prima volta dopo la pandemia, un indice della salute dei viaggiatori superiore a 100 su una scala da 0 a 100, a dimostrazione che il turismo è in ripresa in tutto il mondo. Il turismo è più elevato adesso che durante la pandemia, anche se in molte regioni del mondo o in alcune aree come il Nord America e l’Europa non è ancora tornato alla normalità. Per arrivare ai risultati occorrerebbero quindi dati di terze parti. 

 

[00:03:41] Richard Kocher In EG continuiamo a esaminare dati e approfondimenti per fornire ai partner informazioni sempre accurate e cercare di ottenere una visione chiara delle motivazioni che spingono i nostri clienti a viaggiare. Per noi si tratta di una grande opportunità in questo tipo di collaborazione. Come utilizziamo i dati? Come utilizziamo la ricerca per fornire informazioni rilevanti e fruibili ai partner per migliorarne il processo decisionale e alcune strategie? Le aree chiave sono due. Una è l’estrazione dei nostri dati di prima parte, ovvero quelli relativi al comportamento di ricerca e prenotazione su tutti i nostri siti globali, insieme all’analisi dei segmenti. La seconda è una parte altrettanto importante della ricerca, che consiste non solo nel comprendere la mentalità dei nostri viaggiatori, ma anche nel porre domande su vari elementi, ad esempio i tipi di viaggio, in genere in collaborazione con società di ricerca terze.

 

[00:04:24] Brandon Ehrhardt Una delle difficoltà legate ai dati è la quantità, giusto? Di prima parte. Di terze parti. Come riescono i vostri team a distinguere i dati rilevanti da quelli superflui? 

 

[00:04:33] Richard Kocher Te lo spiego subito. Il tuo riferimento al ritorno alla normalità dopo il COVID è interessante. Infatti, i dati registrati durante la pandemia si sono rivelati incredibilmente preziosi per capire come il mondo stesse rispondendo ai cambiamenti normativi. Dal ritorno alla normalità, che è un sollievo per tutti, nasce la domanda sulla distinzione tra dati rilevanti e dati superflui. Esaminiamo i dati quotidianamente, analizziamo i modelli e i comportamenti di ricerca e di prenotazione perché disponiamo di un campione significativo e mettiamo a confronto i dati considerando periodi di tempo diversi. Questo ci consente di individuare senza particolari difficoltà i dati rilevanti, soprattutto nei campioni di dimensioni ridotte. Rilevare i cambiamenti rapidi che potrebbero verificarsi è piuttosto facile. Ecco alcune domande che potrebbero risultare utili ai partner che ascoltano questo podcast: come possiamo verificare di aver sempre contestualizzato i dati? Che cosa stiamo osservando? Qual è la dimensione del campione? E che tipo di problemi stiamo cercando di risolvere con i dati? Ecco perché, secondo me, è possibile cogliere abbastanza rapidamente queste differenze. Tornando al COVID, possiamo dire che ci ha offerto una grande opportunità di individuare le tendenze. I temi caldi del settore erano cambiamenti relativi a pulizia e sanificazione, aumento della domanda di viaggi nazionali e case vacanza e vantaggi legati alla possibilità di accedere ai dati ogni giorno. Come ho detto prima, abbiamo potuto verificare questi segnali su larga scala esaminando ricerche e prenotazioni. E questo è uno degli aspetti che preferisco della nostra analisi delle impressioni: ci ha consentito di notare quasi subito, già nel 2020, che una delle informazioni importanti per i viaggiatori era il feedback su pulizia e igiene, come si evince dai dati ricavati dalle recensioni. In quei primi mesi della pandemia, le probabilità che qualcuno menzionasse la pulizia o l’igiene sono triplicate. 

 

[00:06:19] Brandon Ehrhardt Questione molto interessante, che vorrei approfondire. In pratica, stai dicendo, e credo che questo sia un punto molto importante da sottolineare, che i dati del sondaggio corrispondono ai dati ricavati dalle recensioni, il che rende ancora più attendibile la ricerca che state conducendo. È questo che intendi? 

 

[00:06:36] Richard Kocher Diciamo che dobbiamo tenere in considerazione tre fattori. Nel settore si sente molto parlare di come il concetto di esperienza di viaggio di qualità dei viaggiatori sia cambiato. In effetti, siamo stati in grado di verificare questo feedback di tipo aneddotico con dati di prima parte, ovvero i segnali ricevuti attraverso le recensioni, ma anche con una ricerca a sostegno e le domande che abbiamo posto alla nostra base di utenti viaggiatori. Questo ci ha fornito dati sia di prima che di terza parte, in altre parole, dati quantitativi di prima parte, ma anche feedback qualitativi raccolti tramite il sondaggio. 

[00:07:09] Brandon Ehrhardt Interessante. Dennis, passiamo a Skift. Come riuscite a distinguere i dati rilevanti da quelli superflui? Spiegaci come ha risolto il problema Skift e, se puoi, come funziona nello specifico l’identificazione dei dati rilevanti. 

 

[00:07:22] Dennis Schaal Ci sono un paio di esempi di ciò che, anche se considero superfluo, cerco di non ignorare, pur rimanendo molto scettico. Uno di questi sono, ovviamente, i social media. Anche se a volte possono essere preziosi, in altri casi, come i tweet in cui i partner di Airbnb si lamentano di qualche nuova direttiva, possono non rappresentare l’opinione della maggioranza. Ad esempio, molti partner hanno dichiarato che, da quando Airbnb aveva modificato la ricerca, non ricevevano più prenotazioni, ma ho scoperto che si trattava dell’impressione di una minoranza. Le opinioni di chi si fa sentire di più non sono per forza le più veritiere. Per quanto riguarda i materiali su cui mi baso, devo dire che, come giornalista, sono sempre piuttosto scettico nei confronti delle ricerche sponsorizzate, ovvero quando un’azienda pubblica un report positivo su se stessa in collaborazione con una società di ricerca di terze parti. Ad esempio, nel 2022 Oxford Economics ha elaborato un report commissionato da Airbnb sugli affitti per brevi periodi a Porto Rico. Secondo questo report, il 92% di tali affitti è gestito da gente del posto. In altre parole, da privati locali. Un altro studio realizzato da Center for a New Economy ha rilevato invece che, a Porto Rico, il 79% delle entrate legate agli affitti per brevi periodi è generato da aziende o da grandi società di gestione immobiliare che si occupano di più strutture. Questo ha dimostrato che non erano certo i proprietari di case private a trarre profitto dall’aumento della domanda di affitti per brevi periodi. 

 

[00:08:54] Brandon Ehrhardt Trovo molto interessante che ci siano ricerche che portano a determinati risultati e altre che forniscono risultati diametralmente opposti o quanto meno raccontano una storia molto diversa. A questo proposito Dennis, la tua specialità è proprio scrivere le storie. Come trovi quelle giuste per esprimere al meglio questi spunti? A molte aziende piace rendere trendy le parole e credo che Skift sia davvero abile nel trovare quelle che descrivono meglio ciò che sta accadendo e che sono anche di tendenza. Pensiamo, ad esempio, a overtourism, un termine coniato da Skift e che, di recente, circa un mese fa, abbiamo iniziato ad abbandonare. Credo che ci siano molte buone ragioni che spiegano perché lo abbiamo utilizzato e perché Skift abbia cominciato a concepirlo in modo diverso. Ci puoi dire come individuate le storie da cui partono gli approfondimenti e di cui avete esperienza in prima persona o che fanno parte delle ricerche che consultate? 

 

[00:09:52] Dennis Schaal Certo. Per quanto riguarda overtourism, abbiamo eliminato questo termine perché ci sembrava che colpevolizzasse i viaggiatori. Per quanto riguarda le storie, invece, ritengo che il modo più efficace per trovare quelle giuste sia parlare con le persone. E non dimentichiamo che sono anche un nerd che, quando ha tempo, esamina i documenti della SEC. Esistono report annuali, chiamati 10-K, che vengono presentati dalle aziende pubbliche e che per me sono come un'enciclopedia sulle aziende. Contengono un’infinità di informazioni e di dati che nessuno analizza, tanto che è proprio sulla consultazione di questi report che ho basato la mia carriera. 

 

[00:10:33] Brandon Ehrhardt Ti faccio ancora una domanda, poi con te, Richard, vorrei tornare indietro per sapere cosa ne pensi, ma Dennis questa domanda mi incuriosisce troppo per non fartela subito. So che l’hai fatto e l’altro giorno ci stavo pensando: è vero che hai iniziato a usare ChatGPT per semplificare l’individuazione delle storie o renderti la vita più facile? 

 

[00:10:51] Dennis Schaal Sì, uso ChatGPT. Trovo che sia semplice e utile per fare ricerche. A questo proposito, Skift ha appena lanciato sull’app uno strumento “chiedi all’ospite”, che in pratica è ChatGPT, per chiederci qualsiasi cosa sui viaggi. Tornando a noi, uso ChatGPT perché non sarei sorpreso se in futuro, diciamo nei prossimi cinque anni o giù di lì, scoppiasse un’altra pandemia. Penso che sia un valido strumento. Un’ottima scorciatoia. No, non lo uso per scrivere le mie storie, che purtroppo sono tutte scritte da me, ma è comunque un ottimo strumento. 

 

[00:11:30] Brandon Ehrhardt Ti avviso che non sono in grado di reggere altri tre anni di COVID in isolamento a Chicago, quindi potrei raggiungerti a Porto Rico. 

 

[00:11:37] Dennis Schaal Perché no? Vieni, ti aspetto, Brandon. 

 

[00:11:39] Brandon Ehrhardt Richard, tornando alle storie e all'esprimere al meglio gli spunti, credo che in Expedia Group abbiate un modo molto interessante di procedere. Puoi descrivercelo e dirci come riuscite a trovare una storia all’interno di tutti quei dati? 

 

[00:11:52] Richard Kocher Il nostro metodo prende in considerazione storie in tempo reale su come, quando e dove le persone viaggiano. E credo che il nostro campione di dati sia molto indicativo di ciò che sta accadendo in generale nel mondo dei viaggi. Naturalmente, nelle attività quotidiane li usiamo per prendere decisioni nell’ambito della strategia di business. I dati sono alla base di ogni decisione che prendiamo in azienda tenendo in considerazione una prospettiva esterna. Riteniamo che la collaborazione con i partner sia molto preziosa per perfezionare la strategia non solo di Expedia, ma anche dei partner stessi, soprattutto se hanno una visione limitata di ciò che sta accadendo nel settore, perché ci consente di fornire loro un quadro completo della situazione. Un esempio potrebbe essere la tendenza sempre più diffusa a combinare viaggi di piacere e di lavoro. I partner cercano in noi la leadership di pensiero che deriva dai nostri dati di prima e terza parte e Houston ne è un ottimo esempio. La città ha sfruttato quegli spunti, li ha inseriti nella comunicazione con i viaggiatori, incoraggiandoli a non limitarsi a un viaggio di lavoro, ma a concedersi anche una visita turistica. Durante il COVID, quando abbiamo notato l’aumento di popolarità delle destinazioni nazionali tra i viaggiatori, abbiamo incoraggiato i partner che fanno pubblicità sui siti di Expedia Group e collaborano con noi a mettere in evidenza queste destinazioni e a concentrare l’attenzione sul territorio nazionale. Questo principio si applica a qualsiasi tendenza che rileviamo nei nostri dati sia di prima che di terza parte. Inoltre informiamo i partner, in modo che possano prendere decisioni ottimali su come investire nel marketing non solo con Expedia Group, ma anche più in generale. Consideriamo ad esempio le strategie relative a pulizia e igiene di cui ho parlato prima. Anche in quel caso abbiamo fornito una leadership di pensiero ai nostri partner, che l’hanno poi replicata nei loro annunci. In generale, siamo in grado di notare le tendenze cicliche dei viaggi e di identificare i momenti in cui i clienti cercano e prenotano le destinazioni. Questi sono dati preziosi per i nostri partner, perché consentono loro di capire quando devono interagire con i viaggiatori o quando devono invece concentrarsi su sfide che si trovano a monte e stimolare la domanda. 

 

[00:14:00] Dennis Schaal Questo sta rivoluzionando tutto, no? Quello che voi chiamate viaggio di piacere noi lo chiamiamo viaggio misto. In tutto il settore aereo si registra un aumento delle vendite di biglietti delle classi più alte a viaggiatori misti, cioè a quelle persone che viaggiano per piacere o combinano viaggi di lavoro e di piacere e sono disposte a spendere cifre elevate nell’attesa che i viaggi di lavoro si riprendano completamente. 

 

[00:14:25] Brandon Ehrhardt Davvero ottimo l’intervento di Dennis, un giornalista appassionato di dati, di cui è grande fan. Sentirlo parlare di come raccoglie le informazioni che usa per le sue storie è davvero interessante, come lo è ascoltare te, Richard, mentre spieghi cosa fai con il tuo team per assicurarti che i contenuti pubblicati siano non solo accurati, ma anche stimolanti e gestiti con la stessa integrità che Dennis applica al suo lavoro. Ci puoi descrivere cosa si prova ad ascoltare un giornalista che parla dello tuo stesso ambito professionale? 

 

[00:14:57] Richard Kocher È assolutamente straordinario poter ascoltare una figura così importante nel settore e nel segmento del giornalismo di viaggio. Con il mio team leggiamo articoli ogni giorno e rimaniamo sempre molto colpiti dai dati su cui si basano, dalle storie che raccontano e dalle discussioni sulle tendenze che stimolano, alcune infatti possono riguardare anche noi. E magari potremmo lavorare più a stretto contatto con Skift a proposito di alcune di queste piccole leadership. Mi chiedo quali dati potremmo fornire a sostegno delle fantastiche idee e riflessioni che pubblicano. Come ho detto, è stato davvero un piacere e un onore incontrarlo. 

 

[00:15:40] Brandon Ehrhardt Ne sono sicuro. È sempre bello avere Dennis con noi. È uno dei miei ospiti preferiti ed è stato straordinario. Abbiamo fatto chiarezza e fornito più contesto sulla raccolta dei dati e la diffusione di questi approfondimenti. Avere la possibilità di scoprire di più sui vostri rispettivi approcci è stato un vero piacere. 

 

[00:15:56] Richard Kocher Sì, sono d’accordo. Il lavoro che stiamo svolgendo e le ricerche di Dennis hanno molti punti in comune e credo che avremmo potuto parlare più a lungo delle opportunità in questo settore. Non vedo l’ora di sentire cosa ci dirà nella seconda parte dell’intervista. 

[00:16:10] Brandon Ehrhardt Sì, mettiamo da parte i dettagli della raccolta dei dati e degli approfondimenti e passiamo alle previsioni future. Dennis ci ha svelato alcune delle sue previsioni future esprimendo opinioni molto interessanti e credo che il seguito non ci deluderà. Quindi, dopo aver ascoltato tutto ciò che Dennis ci ha raccontato, passiamo alla seconda parte dell’intervista. OK, Iniziamo. È arrivato il momento di fare un po’ di domande a caldo, sulle tendenze del futuro. Trasformeremo questa conversazione in una tavola rotonda, iniziando da Dennis, per poi passare a Richard e infine a me. Parliamo della situazione attuale. Dennis, comincia tu. In che direzione sta andando il settore? Quale sarà la prossima grande novità? Abbiamo accennato ad Ask Skift, il vostro plug-in di ChatGPT, ma vorrei che ci dicessi cosa accadrà secondo te. 

 

[00:16:58] Dennis Schaal Sì, la tendenza principale è l’intelligenza artificiale. Penso che sarà di enorme aiuto per i viaggiatori durante la pianificazione dei viaggi. Voi di Expedia avete introdotto nella vostra app per i dispositivi mobili un plug-in e una funzione di intelligenza artificiale generativa e credo che molte aziende la utilizzeranno anche internamente per semplificare le operazioni. Abbiamo parlato di come distinguere l’entusiasmo dalla realtà e sono convinto che l’intelligenza artificiale sarà fantastica. Potrebbe anche avere molte conseguenze indesiderate. Credo che alcuni dei timori relativi all’intelligenza artificiale, ad esempio che ci porterà in un’epoca di iper-personalizzazione, come molti sostengono, siano abbastanza infondati. Secondo me, siamo ancora molto lontani da questa eventualità in termini di utilizzo dell’intelligenza artificiale. È difficile che si concretizzi. 

 

[00:17:49] Brandon Ehrhardt Richard, tocca a te. 

 

[00:17:50] Richard Kocher Sì, credo che la prospettiva dell’approccio con ChatGPT sia interessante. Per me, come ha detto Dennis, la questione è semplificare le operazioni. E per quanto riguarda l’approfondimento dei dati, come possiamo arrivarci più rapidamente? Se abbiamo un insieme di dati, come possiamo applicare l’IA? Quali sono gli approfondimenti che cerchiamo in modo più efficiente? Ecco perché ritengo che sia incredibilmente utile per il futuro del mio team, per come ci permette di generare analisi più ampie e individuare i trend di viaggio. Ci sono alcune tendenze emergenti che si sono diffuse durante il COVID, come la crescente domanda di case vacanza, e sarà interessante vedere come si evolveranno. Inoltre abbiamo riscontrato una sempre maggiore richiesta da parte dei viaggiatori di prenotare esperienze uniche, che si tratti di vecchi fienili, case galleggianti o addirittura castelli. E questo si ricollega alla altra mia osservazione, ovvero l’aumento nei viaggiatori del desiderio di esperienze uniche che, sotto molti aspetti, neanche i soldi possono comprare. Il denaro può infatti comprare i viaggi, ma qui si parla di esperienze eccezionali. Tornando alla pandemia, penso che in quel periodo abbiamo perso molto del tempo che avremmo dedicato ai viaggi e che ora le famiglie e i viaggiatori vogliano recuperarlo ed esplorare il mondo. Secondo me, inoltre, questo fa ben sperare per quanto riguarda l’inflazione. Vorrei aggiungere un paio di cose rifacendomi al concetto di viaggi di piacere. Anche in questo caso, penso che siano in atto tendenze importanti, favorite dalla possibilità di lavorare da ovunque nel mondo. Nel tentativo di conciliare viaggi di lavoro e di piacere, molte persone prenotano case vacanza. Vorrei concludere con le esperienze di viaggio sostenibili, a cui so che abbiamo dedicato un altro podcast, che credo avranno sempre più valore per chi viaggia a scopi professionali. 

 

[00:19:37] Brandon Ehrhardt Ottimo. È arrivato il mio turno. Inizio da un fenomeno in crescita dai tempi della pandemia, quando le persone sono rimaste bloccate a casa per due o tre anni a guardare Netflix: le destinazioni che vogliono raggiungere sono quelle che vedono in TV. E mi pare che questo si stia già trasformando in un business, con enti di promozione del territorio e fornitori di hotel e viaggi che si contendono questi spazi sullo schermo. Sono anche convinto che, come abbiamo visto con Bloodline e White Lotus, ma anche prima con Sex and the City per New York, si tratti di un fenomeno destinato a espandersi. Penso che il prossimo passo sarà aiutare le persone a trovare e prenotare quelle destinazioni nel modo più semplice possibile. Per quanto riguarda il secondo punto, sono d’accordo con Dennis: l’iper-personalizzazione è ancora un’ipotesi remota. Mi pare che, in un certo senso, si stia tentando di liquidare l’intera faccenda senza le dovute distinzioni, mentre invece è necessario considerarne le singole componenti. Prendiamo ad esempio la personalizzazione per fidelizzare i viaggiatori e pensiamo a quale sia il vantaggio desiderato. Uno sconto? Un cashback per il prossimo viaggio? Dei punti? O un beneficio immediato come la colazione inclusa? Ritengo che la direzione intrapresa sia questa: i grandi programmi fedeltà dovranno puntare su un approccio più personalizzato in modo da distinguersi da tutti gli altri programmi disponibili e attirare così i viaggiatori. Secondo me, chi riuscirà per primo a coinvolgere i singoli viaggiatori aumenterà rapidamente la quota controllata. Si tratta di due tendenze interessanti. Dennis, ho una domanda per te. Abbiamo visto il settore delle case vacanza decollare, crescere e, durante la pandemia, spiccare proprio il volo. Secondo te, ci sono altri segmenti del settore dei viaggi che potrebbero registrare una crescita esponenziale nel 2024? 

 

[00:21:24] Dennis Schaal Credo che le mete urbane siano in ripresa. Nella sua recente conferenza sugli utili, Expedia ha definito la domanda di case vacanza un po’ più contenuta rispetto al periodo della pandemia. Quindi le città sono in ripresa così come gli hotel. Sono convinto che vedremo molte persone tornare a New York. E pensavo: non potrebbe anche essere che l’aumento della domanda di vacanze nei resort durante la pandemia sia dovuto al fatto che si trattava degli unici posti in cui si poteva andare? Ora mi chiedo se la ripresa delle città causerà un calo in questo segmento. Per quanto riguarda quello che dicevi prima sui luoghi in cui acquisire i clienti e su come presentare le proprietà immobiliari nelle destinazioni, sicuramente Facebook perderà quote pubblicitarie nel lungo periodo, sostituito da piattaforme come TikTok e Hulu. Nel settore dei viaggi non sarebbe la prima volta che un operatore storico viene soppiantato da nuovi arrivati e credo che accadrà esattamente questo. 

 

[00:22:27] Brandon Ehrhardt La pubblicità indiretta e i media televisivi non sono certo una novità. Tutto è iniziato negli anni ’70 e ’80. Credo che la migliore pubblicità indiretta di tutti i tempi sia stata quella del film Top Gun. Dopo l’uscita del film originale, nel 1986, gli arruolamenti in Marina hanno registrato un aumento incredibile. Sono convinto che la televisione e la promozione indiretta delle destinazioni offrano grandi opportunità. 

 

[00:22:51] Dennis Schaal Per quanto riguarda l’attenzione verso la gente del posto e la pubblicità, so che Discover Puerto Rico ha organizzato un’ottima campagna pubblicitaria incentrata sugli abitanti dell’isola e sulla cultura locale. Un’iniziativa perfettamente in linea con quello che diceva Richard, ovvero che le persone sono alla ricerca di esperienze autentiche. Se da una parte vogliono visitare le mete turistiche più famose, dall’altra vogliono anche entrare in contatto con la gente del posto. E in effetti questo genere di cose è davvero importante. 

 

[00:23:15] Brandon Ehrhardt Parliamo ora del rovescio della medaglia. Ci sono persone così concentrate sui fenomeni in atto da dimenticare che alcune cose sono temporanee. Quali sono in questo momento i falsi miti del settore dei viaggi? Tra le tendenze attuali, quali credete non dureranno? Richard, iniziamo da te e poi passiamo a Dennis. 

 

[00:23:34] Richard Kocher Mi ricollego a ciò che Dennis ha detto prima. L’oggetto della risposta non è tanto il COVID in sé, quanto il periodo della pandemia durante cui, a causa dell’elasticità dei viaggi, abbiamo assistito a grandi cambiamenti nelle modalità di spostamento e di comportamento delle persone in relazione al viaggio. All’epoca si parlava molto del fatto che le città non si sarebbero riprese e che i viaggiatori avessero chiuso con le mete urbane. Invece, come dice Dennis, i dati hanno dimostrato il contrario e stiamo assistendo a un notevole ritorno dei viaggiatori nelle città, con cifre simili a quelle registrate nel 2019. Probabilmente lo stesso vale per le persone che hanno abbandonato i grandi centri urbani e sono andate a vivere nei dintorni delle città e magari anche loro adesso stanno tornando. Quindi penso di poterla definire una tendenza passeggera.            

 

[00:24:16] Dennis Schaal Dal punto di vista delle imprese, e in un certo senso anche dei consumatori, credo che una tendenza destinata a scomparire sia il metaverso. 

 

[00:24:26] Dennis Schaal Penso che tutti i miliardi di dollari che Facebook sta investendo nel metaverso siano un enorme spreco di denaro. Com’è il detto, se lo costruisci, loro verranno? Direi che in questo caso è esattamente il contrario. Se costruisci il metaverso, non arriverà nessuno. So che Travelzoo ha appena lanciato il proprio metaverso, quindi stiamo a vedere come andrà. Con tutte le prospettive che l’IA offre, penso che al momento un investimento nel metaverso sia la decisione sbagliata nel momento sbagliato. Vorrei ricordare quando molte aziende specializzate in viaggi dicevano che con il blockchain Expedia sarebbe stata bypassata, persino il sistema di distribuzione globale sarebbe stato bypassato, ma mi pare che al momento non se ne senta più parlare. 

 

[00:25:10] Brandon Ehrhardt Dennis, ottima osservazione. Richard, la tendenza che hai citato era proprio passeggera. 

 

[00:25:13] Richard Kocher Sì. Vorrei solo fare una precisazione su ciò che ha detto Dennis a proposito del metaverso e che mi trova d’accordo con lui. Credo che, a causa degli enormi investimenti effettuati, il metaverso sia sopravvalutato. Ma forse è una questione generazionale. Per quanto mi riguarda, sono sulla quarantina e se penso a un’esperienza di viaggio nel metaverso non riesco a immedesimarmi. Per i miei figli, che invece stanno crescendo davanti agli schermi e in un ambiente molto più virtualizzato, forse il metaverso avrà un ruolo più importante nella pianificazione e, magari, persino nell’esperienza di viaggio. Quindi, ritengo che avrà un futuro, ma credo che servirà più tempo di quanto il settore abbia stimato all'inizio. 

[00:25:51] Brandon Ehrhardt Interessante. Non credo che sparirà, ma penso che diminuirà. Dennis, cominciamo da te e tu, Richard, preparati. Ora che ci avviciniamo alla fine dell’anno, cosa ti entusiasma e ti rende ottimista riguardo ai viaggi internazionali nel 2024 e oltre? 

 

[00:26:05] Dennis Schaal Beh, è una specie di leggenda che circola nel settore dei viaggi online. Dopo l’11 settembre, quando il settore dei viaggi era crollato, qualcuno di Expedia parlava di decidere se procedere o meno con un’acquisizione e qualcuno del consiglio di amministrazione o dei dirigenti di Expedia ha detto che senza viaggi non c’è vita. La cosa che più mi entusiasma è che oggi i viaggiatori ce lo stanno dimostrando in massa. Gli economisti parlano sempre di recessione, inflazione, prezzi elevati, ma tutto questo non è ancora riuscito a cancellare nelle persone il desiderio di viaggiare. Senza i viaggi, non c’è vita. Lo abbiamo visto durante la pandemia. È magnifico vedere come questo desiderio rimanga sempre vivo e continui a crescere. 

 

[00:26:53] Brandon Ehrhardt Richard? 

 

[00:26:54] Richard Kocher Sì, in realtà stavo per dire qualcosa di simile sulla resilienza dei viaggiatori. È davvero emozionante. La cosa, tra l’altro, mi riguarda anche a livello personale. Infatti, attualmente risiedo nel Regno Unito, ma ad agosto mi trasferirò a Seattle con la famiglia e quello che non vedo l’ora di fare una volta arrivato lì e dopo aver trovato una base di appoggio è esplorare gli Stati Uniti e visitare tutti gli stati che non ho mai visto prima. Ecco perché concordo con ciò che Dennis ha detto prima sulla resilienza dei viaggiatori e sulle nuove tendenze che nasceranno in futuro. 

[00:27:24] Brandon Ehrhardt Richard, qual è lo Stato americano che non hai mai visto e che vorresti visitare? 

 

[00:27:29] Richard Kocher Ottima domanda. Sono stato in California un paio di volte, ma se parliamo di viaggi di piacere, dobbiamo risalire a 20 anni fa, quindi mi piacerebbe tornarci per visitarla meglio. 

 

[00:27:41] Brandon Ehrhardt Dennis, passiamo ai tuoi viaggi per l’estate. Tu vivi in una delle più ambite mete estive del mondo. Porto Rico deve essere fantastica. Hai in programma qualche viaggio negli Stati Uniti o all’estero? 

 

[00:27:54] Dennis Schaal Sono tornato domenica da un viaggio in Islanda, dove il meteo fa concorrenza a quello di Porto Rico. Ci siamo riuniti in 70 per l’incontro annuale della nostra azienda. È la seconda volta che lo organizziamo in Islanda. È stato fantastico. Ci sono tanti posti che non ho mai visitato. Il Vietnam, ad esempio, è nella mia lista dei desideri e non sono mai stato in India. Questi sono due paesi in cui voglio assolutamente andare. 

 

[00:28:14] Brandon Ehrhardt Adoro il Vietnam. Ne ho parlato in almeno metà degli episodi. È uno dei paesi più belli che abbia mai visto. È un mix di tante culture diverse: vietnamita, giapponese, cinese, francese e anche un po’ americana. Questo straordinario melting pot ha dato vita a un popolo incredibilmente gentile e a una cucina eccezionale. In Vietnam sono stato benissimo, quindi ti consiglio di non rimandare troppo e di visitarlo appena puoi. 

 

[00:28:42] Dennis Schaal Bene. Lo organizzerò al più presto. 

 

[00:28:47] Brandon Ehrhardt Meeting fuori sede in Islanda. Direi che è bel posto per lavorare, vero Richard?

 

[00:28:53] Richard Kocher Sicuramente. Non mi dispiacerebbe se anche il nostro meeting fuori sede si tenesse in Islanda. Sembra davvero divertente. E sì... discutere di nuovo con Dennis del metaverso, di cui non parlavamo da un po’, è stato sicuramente piacevole. E tu Brandon, hai in programma qualche viaggio? 

 

[00:29:10] Brandon Ehrhardt Non ho ancora deciso dove andare quest’estate, ma lo farò in settimana. 

 

[00:29:16] Richard Kocher In realtà siamo stati a Helsinki l’estate scorsa, quindi ci siamo avvicinati. È stato un viaggio davvero indimenticabile, perfetto per l’estate. 

 

[00:29:25] Brandon Ehrhardt In estate è davvero il posto ideale, uno di quelli in cui puoi uscire da un ristorante o da un bar alle 11 di sera e vedere il sole come se fossero le 2 del pomeriggio, cosa che qui è impossibile. Richard, comunque siamo impazienti di accoglierti qui negli Stati Uniti. Ma prima scopriamo in che modo gli ascoltatori possono dare un'occhiata alla ricerca che stai conducendo all’interno di Expedia Group. 

 

[00:29:48] Richard Kocher Diciamo che i nostri dati e le nostre ricerche sono accessibili essenzialmente in due modi. Il primo è tramite gli approfondimenti sui dati che abbiamo pubblicato per il settore e che sono disponibili su tutti i nostri siti e nel nostro blog Media Solutions e una serie di studi precedenti presenti nel nostro report trimestrale. C’è anche una ricerca sul percorso d’acquisto, che sarà pubblicata a breve, in cui analizziamo nei dettagli il percorso compiuto dai viaggiatori, dalla fase di ispirazione iniziale a quella di acquisto del viaggio. Ci sono dati ricavati da sondaggi condotti tra persone che hanno viaggiato di recente e che ci spiegano come hanno preparato il viaggio, cosa li ha ispirati e così via e dati digitali che ci permettono di verificare le azioni eseguite nei 45 giorni precedenti all’acquisto del viaggio. Siamo entusiasti di poter lanciare questo strumento a breve: il consiglio è di non perderselo. Il secondo modo, che si aggiunge alla consultazione dei nostri siti e dei vari studi disponibili, è tramite il mio team, che mantiene i rapporti con i partner mediante conversazioni quotidiane. Così, grazie anche alla collaborazione con Media Solutions, il mio team li coinvolge nelle varie tendenze in osservazione in modo che possano tenersi informati. Queste sono le due modalità di accesso principali.

 

[00:31:02] Brandon Ehrhardt Fantastico. La parte migliore è la possibilità di collegare le varie azioni eseguite, pensando a cosa le ha ispirate lungo il percorso di ricerca degli acquisti. Per quanto mi riguarda, sono curioso di vedere come si inserisce il set-jetting in questo contesto. Dunque, abbiamo parlato di persone che viaggiano verso le destinazioni in cui sono stati girati i loro film e programmi televisivi preferiti e sto cercando di capire se questo fenomeno inizia a diffondersi in termini di numero di persone che utilizzano questa fonte di ispirazione. Allora, Richard, come ho già detto sono davvero felice di averti con noi da questa parte dell’oceano. So che presto ti trasferirai a Seattle e la prossima volta che passerò da quelle parti mi piacerebbe prendere una birra o un caffè insieme. Grazie ancora per aver partecipato a questo episodio e averlo condotto insieme a me. 

 

[00:31:39] Richard Kocher Senz’altro. Ci puoi contare. Grazie Brandon. Non vedo l’ora che tu venga a Seattle e di ricevere un altro invito. Mi sono davvero divertito. 

 

[00:31:47] Brandon Ehrhardt Grazie per averci seguito in un altro episodio del podcast Powering Travel. Rimane ancora un episodio di questa stagione. Se la chiacchierata di oggi ti è piaciuta, sicuramente apprezzerai anche l'ultima. Nel frattempo, ricorda di lasciare una valutazione e una recensione per aiutare altre persone a scoprire il nostro podcast. Vorrei anche sottolineare che leggiamo tutte le e-mail che ci arrivano e che siamo felici di ricevere. Ci piacerebbe conoscere la tua opinione, quindi continua a scriverci all’indirizzo PoweringTravel@ExpediaGroup.com. PoweringTravel, tutto attaccato, chiocciola Expediagroup.com. E come ho già detto, se hai un attimo libero, valuta e recensisci il podcast. Grazie per averci seguito. A risentirci per l’ultimo episodio della stagione del podcast Powering Travel. La terza stagione ci aspetta dietro l’angolo, ma il prossimo appuntamento è per il finale della seconda stagione. Ci risentiamo tra due settimane per l’ultimo episodio del podcast Powering Travel di Expedia. 



I nostri esperti


Dennis Schaal

Founding Editor ed Executive Editor, Skift

Come giornalista, Dennis si occupa principalmente di viaggi online e affitti per brevi periodi. Nel 2016 ha realizzato The Definitive Oral History of Online Travel, una raccolta di testimonianze sull’evoluzione del mondo dei viaggi online. Studia il settore da oltre 20 anni e ha intervistato numerose personalità di spicco. In passato ha scritto per USA Today dedicandosi in particolare ai siti web e alle app di viaggi. Padre di tre figli, Schaal vive nella città portoricana di Rincón. 

Richard Kocher

Global Director of Media Solutions’ Insights & Planning, Expedia Group

Il team di Richard ha la responsabilità di estrarre informazioni utili dagli esclusivi dati di prenotazione e ricerca di prima parte di Expedia Group e dagli approfondimenti sul mercato per consentire ai partner di elaborare strategie informate relative a campagne pubblicitarie, selezione dei prodotti e scelta del pubblico target. Ha conseguito un diploma post-laurea in antropologia presso la Warwick Business School della University of Sussex and Business Administration e vive con la famiglia a Winchester, a un centinaio di chilometri da Londra. 

Brandon Ehrhardt

Vice President of Marketing e conduttore di Powering Travel, Expedia Group

Brandon è responsabile marketing B2B nel settore delle sistemazioni presso Expedia Group e ha avuto un ruolo fondamentale nel potenziamento dei nostri programmi per i partner, coordinando iniziative strategiche e consolidando l’uso dei dati sul fatturato per favorire il loro successo. Brandon vive a Chicago, nell’Illinois, con la moglie e il figlio, un piccolo viaggiatore in erba.



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